Luca Cordero di Montezemolo dovrà farsene una ragione. Se le cose in politica per lui sembrano mettersi sui binari giusti e in autunno il suo movimento tenterà il grande salto, non altrettanto succederà in campo ferroviario. Certo, l’alta velocità col marchio Italo è stata lanciata in grande stile. A mettere però in stand by le ambizioni espansionistiche di Ntv, società in cui l’ex uomo d’oro Fiat è azionista di maggioranza, è arrivata la proroga di altri tre anni dell’attuale gestione del trasporto ferroviario in Emilia-Romagna. Fino al 2015 in regione non cambierà dunque nulla e Trenitalia continuerà a gestire assieme a Tper il traffico pendolare su ferro.
Solo poche settimane fa Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Ntv, aveva mostrato tutto il proprio interesse verso l’annunciato nuovo bando di gara, visto che il vecchio periodo di gestione si chiuderà proprio a fine giugno. “Ci stiamo pensando seriamente e vogliamo partecipare”, erano state le parole di Sciarrone. Dopo tutto l’atmosfera era quella giusta. “Vogliamo fare una gara importante per un contratto di oltre vent’anni – aveva spiegato l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri – Metteremo a gara il trasporto ferroviario regionale proprio per avere più competitori”.
Se ne riparlerà nel 2015. Intanto i pendolari, sempre più esasperati, dovranno resistere nell’attesa. “Nei convogli spesso l’aria condizionata non funziona, le carrozze sono poco pulite, non c’è posto e ci sono ritardi – spiega Pascale Buda del comitato di pendolari Rombo – A questo punto meglio aspettare ancora 36 mesi piuttosto di rischiare di tenerci per sempre Trenitalia”.
Perché questa proroga? In Regione serve tempo per “il completamento delle procedure concorsuali per addivenire al subentro del nuovo gestore a seguito della gara ad evidenza pubblica, prevista dalla legge regionale”. Di certo un bando di 20 anni con centinaia di milioni di euro di investimenti non è cosa da prendere alla leggera, ogni virgola deve essere ponderata e soprattutto il bando deve essere pubblicizzato se si vuole davvero che competitors da tutta Europa vengano a Bologna per provare a vincere la futura gara. La sensazione è che però gli uffici regionali non abbiamo di certo primeggiato in velocità e programmazione. Sopratutto considerando il clima di attesa creato questo inverno, quando Peri fece capire di volere scaricare Trenitalia, responsabile di ritardi su ritardi e di avere affrontato impreparata l’annunciata nevicata.
“Assieme a Ntv a vincere la nuova gara potrebbero provarci la tedesca Arriva e magari direttamente TreNord. La Regione si è presa tempo ed era prevedibile. Per la stesura del bando ci vuole attenzione e pazienza ed è fisiologico prevedere un periodo di transizione che noi stimavamo in un anno per la scrittura del bando”, spiega Alberto Ballotti della Cgil trasporti.
Alla fine bisognerà aspettare forse più di 12 mesi prima di leggere il testo, e poi altri 24 per fare la gara e mettere in condizione il vincitore di insediarsi sul territorio. Chi vincerà avrà poi il compito di gestire un colosso di 1500 dipendenti e effettuare investimenti per quasi 500 milioni di euro. “Abbiamo chiesto una serie di incontri con l’assessorato – conclude Ballotti – per assicurarci che siano rispettate le clausole sociali e i lavoratori non siano penalizzati quando il passaggio ci sarà, sempre che non vinca ancora Trenitalia”.
Ancora tre anni dunque, per intanto la Regione richiede che Trenitalia continui ad assicurare “l’integrale e regolare prosecuzione delle attività previste dal vigente contratto di servizio, in particolare il rispetto degli obblighi di servizio pubblico e degli standard minimi del servizio pubblico locale”. Un rispetto da non dare per scontato. I pendolari ricordano ancora bene il pessimo servizio garantito da Trenitalia durante l’emergenza neve di questo inverno.