Il dirigente comunale arrestato dalla guardia di finanza. E' il Comune del modenese dove il sindaco è stato indagato tre giorni dopo essere stata eletta
Poco più di un mese fa nei confronti dello stesso funzionario erano state disposte perquisizioni, sia a casa che negli uffici, nell’ambito di indagini avviate già da tempo sull’amministrazione comunale del paese appenninico. Nonostante ciò l’uomo “ha continuato a perpetrare la sua condotta delittuosa”. Le indagini sono in corso, ma, secondo quanto affermato dalle Fiamme gialle, “sembrerebbe non trattarsi di un caso isolato”. Singolare anche il luogo concordato per l’incontro: il parcheggio della chiesa di Marano sul Panaro, in località Ospitaletto. I finanzieri, dopo un breve inseguimento, hanno bloccato l’uomo e lo hanno arrestato.
Il 10 maggio scorso le Fiamme Gialle avevano perquisito l’abitazione di Sabina Fornari, eletta appena tre giorni prima sindaco di Serramazzoni e dopo aver fatto per cinque anni l’assessore comunale all’Urbanistica, e le avevano notificato un avviso di garanzia. L’indagine della procura di Modena ipotizza illeciti nell’ambito edilizio relativi a lavori assegnati dall’Amministrazione comunale.
Lo stesso giorno, come già anticipato da ilfattoquotidiano.it avvisi di garanzia erano stati consegnati al sindaco precedente Luigi Ralenti e del capo dell’ufficio tecnico Enrico Tagliazucchi. L’inchiesta, coordinata dai pm modenese Claudia Natalini e Giuseppe Tibis, stando a fonti investigative, costituisce un nuovo filone scaturito dall’indagine che dallo scorso anno coinvolge sempre Ralenti, un ingegnere del settore Lavori pubblici del Comune e il presidente di una società sportiva. Le ipotesi accusatorie degli inquirenti per questa prima tranche di indagine sono di corruzione e turbativa d’asta nell’assegnazione dei lavori per il rifacimento dello stadio di Serramazzoni.
Le attività investigative che riguardano il Serramazzoni proseguono e gli investigatori auspicano, anzi, “che l’arresto offra la possibilità ad altre persone di denunciare ulteriori richieste illecite”.