I listini europei confermano le speranze di allontanare la crisi. Milano chiude con un +0,24 per cento. Le piazze del Vecchio continente tutte in positivo con guadagni sopra l'1 per cento per Lisbona, Londra, Partigi e Francoforte. Il differenziale fra Btp e Bund ricomincia a calare, apre e chiude allo stesso livello
Borse positive ma altalenanti e differenziale in altalena fra i 404 punti e i 420. Il Vertice europeo di giovedì e venerdì scorso sembra avere confermato le speranze di chi vede più lontana una crisi imminente su scala europea, senza però destare forti entusiasmi. A inizio contrattazioni, i principali listini europei hanno cominciato la settimana con guadagni intorno al mezzo punto percentuale mentre lo spread fra Btp e Bund ha aperto a 423 punti. In chiusura le piazze finanziarie del Vecchio continente hanno continuato a mantenersi su livelli positivi. Piazza Affari registra un progresso dello 0,24 per cento a 14.309 punti con il comparto bancario in frenata dopo il rally delle ultime sedute. Svetta Lisbona, +2,29 per cento, in spolvero Parigi (+1,36%), bene anche Francoforte (+1,24%) e Londra +1,25 per cento. Rialzi frazionali invece per Amsterdam (+0,96%), Madrid (+0,31%) e Zurigo (+0,70%).
Sul mercato odierno hanno pesato anche le attese sulla riunione della Bce prevista per giovedì, secondo Bloomberg la banca centrale guidata da Mario Draghi potrebbe decidere di tagliare il costo del denaro di 25 punti base, dall’1 per cento allo 0,75 per cento, come più volte paventato nei mesi scorsi.
Il differenziale fra Btp e Bund, che dopo l’apertura intorno ai 420 punti è sceso, portandosi intorno ai 400 punti, è poi tornato ai livelli di apertura, chiudendo la giornata a 422 punti, due in più quindi di inizio giornata.