Secondo l'Istat l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, a maggio è il più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali (IV trimestre 1992)
Se l’Italia di Monti miete successi ai vertici europei, la situazione interna mostra dei cedimenti: l’ultimo allarme, infatti, arriva dall’Istat. Secondo l’istituto di ricerca il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), ovvero l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, a maggio è al 36,2%. E’ il dato più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) che di quelle trimestrali (IV trimestre 1992). A controbilanciare è il dato complessivo che a maggio scende al 10%.
L’aumento tendenziale dell’occupazione è determinato dalla crescita della sola componente femminile (1,6%), a fronte di una diminuzione di quella maschile (-0,4%). Il tasso di occupazione maschile, pari al 67,2%, aumenta di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e diminuisce di 0,3 punti su base annua. Quello femminile, pari al 47,2%, aumenta di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,8 punti rispetto a dodici mesi prima.
La diminuzione congiunturale della disoccupazione interessa sia la componente maschile sia quella femminile; gli uomini disoccupati diminuiscono dello 0,8% rispetto al mese precedente, le donne dello 0,6%. In termini tendenziali aumenta sia la disoccupazione maschile (28,2%) sia quella femminile (23,6%). Il tasso di disoccupazione maschile diminuisce di 0,1 punti percentuali nell’ultimo mese portandosi al 9,3%; anche quello femminile segna una variazione negativa di 0,1 punti e si attesta all’11,2%.
Rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,9 punti percentuali e quello femminile di 1,8 punti. L’inattività diminuisce dello 0,2% in confronto al mese precedente coinvolgendo sia la componente maschile (-0,1%) sia quella femminile (-0,2%). Rispetto a dodici mesi prima gli inattivi diminuiscono del 4%: in particolare la componente maschile si riduce del 4,4% e quella femminile del 3,8%.
Non va meglio a livello europeo. Secondo i dati calcolati da Eurostat, il tasso per il mese di maggio ha raggiunto il livello dell’11,1% nell’Eurozona e del 10,3% nell’Unione europea. I disoccupati europei erano in maggio 24,868 milioni, di cui 17,561 milioni nell’Eurozona: 151 mila in più rispetto al mese precedente in tutta Europa, 1,952 milioni in più rispetto a un anno fa. Anche a livello continentale pesa il dato dei giovani. Nel maggio 2012, nella Ue a 27 c’erano 5,51 milioni di giovani sotto i 25 anni senza un lavoro (pari ad un tasso del 22,7%), di cui 3,41 milioni nella zona dell’euro (22,6%). Rispetto al maggio 2011, il numero dei giovani disoccupati è aumentato di 282mila unità nella Ue-27 e di 245mila nella zona euro. Nel maggio 2011, i tassi di disoccupazione erano rispettivamente del 21% e del 20,5%. Il record negativo spetta a Grecia (dato di marzo) e Spagna, entrambe con un picco del 52,1%.