“Paolo Borsellino è stato ucciso dallo Stato”. E tra i magistrati che oggi indagano sulla trattativa fra Stato e mafia c’è anche Nino Di Matteo, uno dei pm che alla procura di Caltanissetta “avallò la prima inchiesta sulla strage di via D’Amelio, basata sulle confessioni del pentito Vincenzo Scarantino, poi rivelatesi un clamoroso falso”. Anzi, “un depistaggio“, racconta a ilfattoquotidiano.it Enrico Deaglio, giornalista, già direttore di Diario, autore del libro “Il vile agguato. Chi ha ucciso Paolo Borsellino. Una storia di orrore e menzogna” (Feltrinelli 2012, 12 euro). Nel libro, Deaglio ripercorre gli ultimi giorni di vita del magistrato siciliano che insieme a Giovanni Falcone istruì il maxiprocesso contro Cosa nostra. E soprattutto racconta l’incredibile storia della falsa verità sulla sua morte, presa per buona per quasi vent’anni dopo la strage di Chantal Dumont e Mario Portanova
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