Dal 10 giugno i lavoratori dell’Indesit di None, in provincia di Torino, hanno iniziato uno sciopero a oltranza con presidio davanti allo stabilimento. La famiglia Merloni, proprietaria del gruppo, ha deciso di terminare la produzione di lavastoviglie a incasso di None, per portarla in Polonia. La decisione è maturata dopo tre anni di tira e molla: nel 2009, fu raggiunto infatti, un accordo tra proprietà e sindacati per il rilancio dello stabilimento, ma dopo più di 36 mesi di cassa integrazione, la fabbrica è ancora in perdita. Il 27 giugno a Roma si sono incontrate le parti e le istituzioni: la proposta della Indesit comprende 4 mesi di produzione e poi lo spostamento in Polonia, a None rimarranno impiegate, in ricerca e logistica, circa 90 persone. “Troppo poche, ma è un inizio” afferma Pino Lo Gioco, funzionario Fiom. Intanto la proprietà non parla, solo un comunicato per dire che provvederà a ricollocare tutti i dipendenti di Cosimo Caridi
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