Si chiamano mondiali, ma non si gioca solo a calcio dato che, dal punto di vista sportivo, c’è spazio anche per la pallavolo, il basket, il rugby e da quest’anno il softball e il pattinaggio, oltre alla ginnastica e allo yoga. E si chiamano antirazzisti perché, fin dal loro esordio, l’impostazione è stata quella di “organizzare una vera e propria festa che vedesse il coinvolgimento diretto e la contaminazione fra realtà considerate normalmente contrastanti e contraddittorie, quella dei gruppi ultrà, spesso etichettati come razzisti, e quella delle comunità di immigrati”.
In estrema sintesi è quello che avrà luogo al parco di Bosco Albergati di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, da mercoledì 4 luglio a domenica 8. Un appuntamento ormai divenuto tradizionale, essendo stato organizzato per la prima volta nel 1997 per volontà del progetto Ultrà dello Uisp dell’Emilia Romagna con la collaborazione dell’Istoreco, l’Istituto storico per la Resistenza di Reggio Emilia. Dunque – chiuso il capitolo Euro2012 con il suo corredo di tifoserie da contenere anche con metodi energici, polemiche a sfondo razzistico, denunce animaliste e festeggiamenti all’ombra di croci runiche – ecco che l’atmosfera cambia.
E lo fa tenendo conto pure di un evento, il terremoto, che ha devastato le zone a pochi chilometri dal luogo del Mondiali antirazzisti. Per questo l’edizione 2012 prevede una nuova sezione della festa, sezione che si chiama “Abbracciamo l’Emilia”. Scopo, definito dallo Uisp di Modena, è quello di raccogliere fondi perché si possa intervenire sulle strutture sportive danneggiate. Inoltre, oltre all’impegno economico che si concretizza sostenendo una delle squadra che gareggerà, si stanno valutando “progetti di scambio fra i ragazzi e altre iniziative per creare un rapporto stretto di conoscenza”.
Le attività culturali, poi, verranno coniugate in parallelo a quelle sportive. Da programma, infatti, sono previsti vari appuntamenti. Tra questi una visita al Museo Cervi di Reggio Emilia, la presentazione del libro di Mauro Valeri “Negro Ebreo Comunista. Alessandro Sinigaglia, vent’anni in lotta contro il fascismo”, la proiezione dei documentari tra cui “La mia bandiera. La resistenza al femminile” di Giuliano Bugani e Salvo Lucchese, “La vita che non Cie” di Alexandra D’Onofrio, “18 ius soli” di Fred Kuwornu, “Il suolo minacciato” di Nicola Dall’Olio e “E noi ve lo diciamo” di Luca Marcon.
Inoltre, ancora, giovedì alle 18 don Andrea Gallo interverrà al dibattito “L’Italia sarebbe migliore senza i Cie” mentre venerdì, alla stessa ora, sempre la piazza antirazzista ospiterà il confronto “Il terremoto visto dal basso: dall’Abruzzo all’Emilia”. Si parlerà anche di ecologia, ambiente e alimentazione per focalizzare l’attenzione sulla “distribuzione delle risorse e le ingiustizie sociali che riguardano ‘l’accaparramento’ dei beni primari (acqua-energia-cibo)”. Inoltre, consigli a impatto zero per chi intende partecipare alla manifestazione emiliana. Sul sito dei Mondiali Antirazzisti (mondialiantirazzisti.org) viene infatti spiegato come abbassare la propria “impronta carbonica” e per testimoniarlo c’è una scheda da consegnare all’arrivo a Bosco Albergati.