Miliardi di euro spesi sperperati inutilmente: che il bosone di Higgs esistesse lo sapevamo già. Come dimostra l’articolo che riportiamo sotto, apparso sul Misfatto del 28 agosto scorso, non solo noi lo avevamo già individuato ma l’abbiamo pure preso! Visto che stiamo così attenti alle spese inutili, quelli del Cern potrebbero smetterla con i loro macchinari fantascientifici: se vogliono, il bosone glielo facciamo vedere. Detto tra noi, non è che sia poi questo granché: dà la massa alle particelle, un lavoretto da magazziniere, è un po’ cicciottello e si acquatta sempre negli angoli per paura della materia oscura.
La scienza si arrende al Misfritto.
Mentre si sprecano miliardi di euro per l’enorme acceleratore del Cern, con l’idea di scovare finalmente la particella di Dio ovvero il bosone di Higgs, c’è un’Italia alternativa che ha già risolto il problema. Riccardo Cascino (antagonista integrale, dinamico e strutturato secondo il modello del proletario grosso) e Francesca Piccoletti (anarchica efficientista ed avanguardia della rivoluzione come psicosi), ambedue del Misfatto, hanno catturato a mani nude un bosone di Higgs l’altro ieri, confermando l’impianto teorico della fisica contemporanea.
La cattura è stata a suo modo semplice: “Il problema è che si acquattano” – ci ha rivelato Cascino – “e appena li vedi si annichilano. Stavolta, però, ho fatto prima io: l’ho sbattuto per terra con una manata…niente, l’ho preso”. Determinante il contributo della Piccoletti che, visto il bosone, ha urlato una bestemmia toscana particolarmente greve, stordendolo. Il prossimo obiettivo è la cattura di un quark. Si tratta di particelle che, tenute insieme da una forza incredibile, compongono altre particelle più grosse, tipo gli elettroni. “La forza di coesione non è un problema” – ci hanno confidato i nostri eroi – “Ma quando strappiamo forte, i quark s’acciaccano, si sfragnano. Bisogna essere brutali e pure delicati.” Difficile ma non impossibile.
Il Misfatto, inserto satirico de Il Fatto quotidiano.