Economia & Lobby

“Quante telefonate dal governo dei tecnici”. I primi 10 anni di Lavoce.info

Nasceva il 4 luglio 2002 il sito di economia senza editori né finanziatori esterni. Tito Boeri, uno dei fondatori, racconta a ilfattoquotidiano.it le "attenzioni" del Palazzo su temi incandescenti come le tasse, il lavoro, lo spread. "Abbiamo creato uno spazio libero e indipendente che sui giornali non c'era"

L’economia sarà anche una “scienza triste”, ma la materia che tratta è spesso incandescente, soprattutto dal punto di vista politico: tasse, spread, lavoromanovre finanziarie… Oggi compie dieci anni Lavoce.info, sito indipendente dove pubblicano le loro analisi decine di autorevoli economisti. Tito Boeri, uno dei fondatori, racconta a ilfattoquotidiano.it che in redazione di telefonate di politici contrariati ne sono arrivate parecchie. “Non tanto dal governo Berlusconi, che aveva scarsa cultura economica e ci vedeva come fumo negli occhi”, ricorda Boeri. “La telefonata del ministro capita più spesso con l’attuale governo di tecnici. In genere non contestano i fatti e i numeri, ma la loro interpretazione”. Boeri non dice i “peccatori”, ma i tasti più dolenti per i tecnici di Mario Monti sembrano essere “la spending review, la sanità, il lavoro, il pubblico impiego“. Fra l’altro una redattrice del sito, Maria Cecilia Guerra, direttore del Dipartimento di Economia Politica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è attualmente “in aspettativa” perché sottosegretario al ministero del Lavoro. 

Ma la forza che ha reso famoso e ascoltato un sito nato il 4 luglio 2002 – e che festeggia il giro di boa con un completo restyling grafico e un maggiore orientamento ai social network – senza editori né finanziatori esterni sta appunto nel fatto che i contributor “sono docenti universitari, quindi poco ricattabili”. Sono stati dieci anni “di crescita continua”, continua Boeri, membro del comitato di redazione insieme ad Andrea Boitani, Francesco Daveri, Giuseppe Pisauro e Michele Polo. “Abbiamo circa un milione e mezzo di utenti unici all’anno, 72mila iscritti alla newsletter, 15mila follower su twitter, molti dei quali ‘pesanti’, cioè degli opinion maker”. Il picco di visite si è registrato nel 2008, in occasione della bancarotta di una stella di prima grandezza del firmamento finanziario mondiale: Lehman Brothers. “Ma il periodo di traffico più intenso è coinciso con la il primo mese del governo di Mario Monti”, precisa Boeri. 

Il successo di un sito specializzato e accademico, però, non si misura solo con i numeri. In questi dieci anni Lavoce.info ha conquistato visibilità e credibilità. I suoi economisti sono invitati a scrivere sui giornali, a discutere in radio e tv, a scrivere libri, e i loro articoli fanno il giro della rete (qui il blog su ilfattoquotidiano.it). “Io scrivevo su Il Sole-24 Ore”, ricorda ancora Boeri, “ma mi rendevo conto che non esistevano spazi per discutere di economia in modo completamente libero e indipendente. L’idea di creare Lavoce.info è partita da qui. E in questi dieci anni il sito ha lanciato tanti giovani economisti che sui giornali tradizionali non avrebbero trovato spazio”.