L’atteso taglio dei tassi di interesse è arrivato, la Banca centrale europea ha portato il costo del denaro al minimo storico dello 0,75 per cento. Ma i mercati hanno reagito nervosamente affossando quasi tutte le piazze d’affari: resistono solo Copenhagen e Londra (ma con guadagni risicati vicini al mezzo punto percentuale). Mentre lo spread italiano ha ripreso la sua corsa verso l’alto toccando i 461 punti per poi terminare la giornata a quota 458. 

Le Borse europee aspettando la Bce erano state poco mosse in apertura: Londra ha iniziato a +0,03% , Francoforte a -0,01%, Parigi a -0,11%, Amsterdam a -0,23% e Milano a +0,12% . Poi durante la mattinata tutte hanno preso un andamento altalenante fra guadagni massimi intorno al mezzo punto percentuale e perdite che non hanno superato, prima delle 14.30, un -0,30 per cento. In chiusura Milano ripiana parzialmente le perdite, è arrivata a lasciare 3,5 punti percentuali, e conclude la sua corsa al -2,03 per cento. La peggiore è Madrid che ha terminato a -2,99 punti seguita da Atene in rosso del 2,03 per cento. Parigi lascia oltre l’1 per cento, mentre le altre piazze hanno perso intorno al mezzo punto percentuale. Uniche in positivo come già detto Londra (+0,15%) e Copenhagen (+0,63%).

Sul fronte macroeconomico l’Ocse ha certificato che il Pil dei Paesi che fanno parte dell’organizzazione è cresciuto nel primo trimestre del 2012 dello 0,4 per cento su base congiunturale. Nello stesso periodo il Pil dell’Italia ha registrato una contrazione dello 0,8 per cento. Il Tesoro spagnolo ha collocato 3 miliardi di euro di titoli di Stato con un innalzamento dei rendimenti sulle scadenze più lunghe.

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