A due mesi dal responso delle urne sarde, arriva la reazione del Palazzo sulla modifica agli stipendi degli 80 consiglieri. In mezzo c’è l’approvazione di una legge urgente sui precari con un articolo sulla “razionalizzazione delle spese per il funzionamento degli organi istituzionali” avvenuta a tarda notte il 13 giugno con approvazione bipartisan che aveva di fatto lasciato diarie e indennità invariati. Ossia una cifra che oscillava attorno ai 9mila euro. Una delle più alte d’Italia per rappresentare una popolazione che non supera il milione e 600mila abitanti.
Poi la protesta in piazza e le polemiche sul referendum tradito (sostenuto dai Riformatori sardi e dallo stesso governatore Cappellacci, Pdl) punteggiata dall’ardua difesa di chi sostiene che “chi fa politica ha bisogno di un adeguato compenso”. Ieri, finalmente, ci ha pensato l’ufficio di Presidenza del consiglio a dare applicazione e un’interpretazione al ribasso, con un taglio netto che si aggira attorno ai 2mila euro al mese, per un risparmio complessivo di denaro pubblico sui 3milioni all’anno. Sempre secondo i dati ufficiali. A giugno, senza alcuna discussione, l’articolo 6 della legge n. 12 faceva riferimento a una soglia di diaria e indennità precedente, del 2003. Anno in cui non erano ancora stati effettuati alcuni tagli. Da qui l’equivoco delle sforbiciate fantasma. Anche per i contributi ai gruppi consiliari.
I tagli e le percentuali. Secondo la tabella dell’Ufficio di presidenza sono queste le riduzioni: taglio del 20 per cento sulla diaria; del 30 per cento sull’indennità di carica; del 30 per cento sulle spese di segreteria e di rappresentanza; del 20 per cento per il contributo ai gruppi consiliari. Un risparmio solo per quest’ultimo taglio che arriva a 95mila euro, per un totale annuo di quasi 1 milione e 200mila. Aumentano poi le percentuali (tolte dalle retribuzioni) destinate al fondo di solidarietà dal 6,70 al 10 per cento. E ancora più ritenute per la previdenza: dal 15 al 22 per cento.
Nel dettaglio per i consiglieri regionali il taglio varia da 2.038 euro netti per i residenti a Cagliari, a 2.128 euro netti per coloro che risiedono oltre i 35 chilometri dal capoluogo. Il totale mensile oscilla quindi attorno ai 7mila euro. Il taglio complessivo nel corso dell’attuale legislatura ammonta a 2.695 euro netti per i residenti e a 2.936 euro netti per i non residenti. Rispetto alla precedente legislatura, in virtù di altri tagli, i consiglieri residenti riceveranno 3.404 euro netti in meno e i non residenti 3.645 euro netti in meno.
“Non è la prima volta che il Consiglio regionale interviene per ridurre i costi della politica più strettamente legati alle prerogative dei consiglieri”, ha affermato la presidente del consiglio Claudia Lombardo, secondo cui “gli interventi si sommano alla proposta di legge per la riduzione del numero dei consiglieri da ottanta a sessanta, all’eliminazione del vitalizio, alla soppressione dell’indennità di missione, all’eliminazione dei biglietti viaggio in favore dei consiglieri regionali e dei loro familiari, all’eliminazione delle spese funerarie“.
Un modo per ridare credibilità alle istituzioni in un momento di estrema crisi per la Sardegna, soprattutto economica con migliaia di cassintegrati e la provincia più povera d’Italia, quella del Sulcis Iglesiente. E valorizzare, forse, una consultazione popolare promossa dal presidente della Regione in persona, e da altri rappresentanti istituzionali, costata circa 6 milioni di euro ai contribuenti sardi.
Politica
Regione Sardegna, tagliati stipendi dei consiglieri: 2mila euro in meno al mese
Il risparmio complessivo per le casse sarde sarà di 3 milioni di euro all'anno: sforbiciata su diaria, indennità di carica, spese di segreteria e di rappresentanza e per il contributo ai gruppi consiliari
A due mesi dal responso delle urne sarde, arriva la reazione del Palazzo sulla modifica agli stipendi degli 80 consiglieri. In mezzo c’è l’approvazione di una legge urgente sui precari con un articolo sulla “razionalizzazione delle spese per il funzionamento degli organi istituzionali” avvenuta a tarda notte il 13 giugno con approvazione bipartisan che aveva di fatto lasciato diarie e indennità invariati. Ossia una cifra che oscillava attorno ai 9mila euro. Una delle più alte d’Italia per rappresentare una popolazione che non supera il milione e 600mila abitanti.
Poi la protesta in piazza e le polemiche sul referendum tradito (sostenuto dai Riformatori sardi e dallo stesso governatore Cappellacci, Pdl) punteggiata dall’ardua difesa di chi sostiene che “chi fa politica ha bisogno di un adeguato compenso”. Ieri, finalmente, ci ha pensato l’ufficio di Presidenza del consiglio a dare applicazione e un’interpretazione al ribasso, con un taglio netto che si aggira attorno ai 2mila euro al mese, per un risparmio complessivo di denaro pubblico sui 3milioni all’anno. Sempre secondo i dati ufficiali. A giugno, senza alcuna discussione, l’articolo 6 della legge n. 12 faceva riferimento a una soglia di diaria e indennità precedente, del 2003. Anno in cui non erano ancora stati effettuati alcuni tagli. Da qui l’equivoco delle sforbiciate fantasma. Anche per i contributi ai gruppi consiliari.
I tagli e le percentuali. Secondo la tabella dell’Ufficio di presidenza sono queste le riduzioni: taglio del 20 per cento sulla diaria; del 30 per cento sull’indennità di carica; del 30 per cento sulle spese di segreteria e di rappresentanza; del 20 per cento per il contributo ai gruppi consiliari. Un risparmio solo per quest’ultimo taglio che arriva a 95mila euro, per un totale annuo di quasi 1 milione e 200mila. Aumentano poi le percentuali (tolte dalle retribuzioni) destinate al fondo di solidarietà dal 6,70 al 10 per cento. E ancora più ritenute per la previdenza: dal 15 al 22 per cento.
Nel dettaglio per i consiglieri regionali il taglio varia da 2.038 euro netti per i residenti a Cagliari, a 2.128 euro netti per coloro che risiedono oltre i 35 chilometri dal capoluogo. Il totale mensile oscilla quindi attorno ai 7mila euro. Il taglio complessivo nel corso dell’attuale legislatura ammonta a 2.695 euro netti per i residenti e a 2.936 euro netti per i non residenti. Rispetto alla precedente legislatura, in virtù di altri tagli, i consiglieri residenti riceveranno 3.404 euro netti in meno e i non residenti 3.645 euro netti in meno.
“Non è la prima volta che il Consiglio regionale interviene per ridurre i costi della politica più strettamente legati alle prerogative dei consiglieri”, ha affermato la presidente del consiglio Claudia Lombardo, secondo cui “gli interventi si sommano alla proposta di legge per la riduzione del numero dei consiglieri da ottanta a sessanta, all’eliminazione del vitalizio, alla soppressione dell’indennità di missione, all’eliminazione dei biglietti viaggio in favore dei consiglieri regionali e dei loro familiari, all’eliminazione delle spese funerarie“.
Un modo per ridare credibilità alle istituzioni in un momento di estrema crisi per la Sardegna, soprattutto economica con migliaia di cassintegrati e la provincia più povera d’Italia, quella del Sulcis Iglesiente. E valorizzare, forse, una consultazione popolare promossa dal presidente della Regione in persona, e da altri rappresentanti istituzionali, costata circa 6 milioni di euro ai contribuenti sardi.
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Gaza, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Il Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che dal 7 ottobre sono stati uccisi almeno 45.259 palestinesi e 107.627 sono rimasti feriti. 32 persone sono state uccise e 54 ferite in attacchi aerei israeliani avvenuti nelle ultime 24 ore. Le organizzazioni di soccorso locali hanno dichiarato che otto persone sono state uccise in un attacco a una scuola a Gaza City.
Le Forze di difesa israeliane affermano che l'edificio ospitava militanti e che l'aeronautica militare israeliana ha colpito il sito "in modo mirato e sotto la guida dell'intelligence", aggiungendo che prima dell'attacco sono state prese misure per ridurre al minimo la probabilità di vittime civili.
Parigi, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà il primo ministro François Bayrou stasera all'Eliseo e potrebbe annunciare la composizione del nuovo governo. Lo rende noto l'Afp.
Roma, 22 dic (Adnkronos) - "Chi in queste ore ha domandato a Matteo Salvini se gli piacerebbe tornare a dirigere il Ministero degli interni, si è sentito rispondere così: ‘Sicuramente occuparsi della sicurezza e della serenità di milioni di italiani è qualcosa di bello a cui tutti vorrebbero ambire’”. Lo scrive su X Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
“Che lui possa ambire al Viminale non fa una piega, legittimo, ma che gli italiani possano essere contenti che Salvini si occupi della loro ‘serenità’, non ne sono tanto convinto. È un uomo che fa danni ovunque, se lo sposti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, migliora la mobilità, ma se lo metti al Viminale peggiora la sicurezza del nostro Paese. Più che in un ruolo diverso ma sempre in campo, io lo vedrei benissimo in tribuna. Può fare anche il tifo se vuole”, conclude.
Mosca, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Il presidente russo Vladimir Putin è a colloquio al Cremlino con il primo ministro slovacco Robert Fico. Lo notizia è stata diffusa dalla televisone russa.
"Putin sta attualmente discutendo al Cremlino con il primo ministro slovacco Fico", ha scritto inoltre sul suo canale Telegram il giornalista televisivo russo Pavel Zarubin, pubblicando un breve video che mostra i due leader.
Damasco, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - La Siria è la sola responsabile del rovesciamento di Bashar al-Assad. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan a Damasco dopo aver incontrato i nuovi leader del Paese. “Questa vittoria appartiene a voi e a nessun altro. Grazie ai vostri sacrifici, la Siria ha colto un’opportunità storica”, ha detto. La Turchia ha ripetutamente respinto le affermazioni di aver avuto un ruolo nella fulminea offensiva dei ribelli durata 12 giorni e terminata con la caduta di Assad l'8 dicembre.
Roma, 22 dic (Adnkronos) - "Servirebbero più risorse per la sanità pubblica, per garantire il diritto alla salute e per ridurre le liste di attesa ma comprano nuovi aerei da guerra. Servirebbero risorse per contrastare la povertà che aumenta nel nostro Paese, per investire nel trasporto pubblico o nel salario minimo e invece investono decine di miliardi per le armi". Lo affermano Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs in un videoappello apparso sui social in cui si invita a firmare la petizione online 'questo Natale niente regali alle industrie militari' per chiedere al governo italiano di ridurre la spesa militare.
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l’istruzione - proseguono i due esponenti di Avs - per garantire il diritto al futuro delle giovani generazioni ma comprano nuovi carri armati. E il 2025 sarà un altro anno record per la spesa militare:, 2mila e 500 miliardi di dollari e il governo Meloni non è da meno : ha deciso di spendere oltre 13 miliardi di euro all’anno in nuovi armi".
"Un governo quello della destra che ha detto no al salario minimo, taglia su scuola, ricerca e sanità ma trova sempre nuovi fondi per investire nelle armi. Adesso basta - insistono Bonelli e Fratoianni - basta con i regali all’ industria militare, basta con la rincorsa agli armamenti che sta impoverendo la nostra società . Basta con l’economia di guerra, vi invitiamo a firmare questa petizione per chiedere che il governo riduca la spesa militare, pensi alle vere priorità per gli italiani. Vi invitiamo a firmare e a sostenere questa petizione - concludono - per chiedere la riduzione delle spese per armamenti da destinare invece alle vere necessità del nostro Paese".
Tel Aviv, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Israele prenderà provvedimenti contro gli Houthi. Lo ha annunciato il primo ministro Benjamin Netanyahu, dopo che venerdì sera un missile proveniente dallo Yemen si è schiantato nel centro di Israele. "Gli Stati Uniti, così come altri paesi, vedono gli Houthi come una minaccia non solo per la navigazione, ma anche per l'ordine internazionale", ha affermato in una dichiarazione. Netanyahu ha aggiunto che "anche se una rappresaglia israeliana richiedesse tempo, il risultato sarebbe lo stesso" di quello ottenuto in passato contro altre reti terroristiche.