L’Italia s’è destra da troppo tempo e da tempo affermo (nel mio piccolo) il pericolo della deriva politica di un popolo affamato di padre, di uomo forte e di messia. A riprova di questo posto un commento sulla sentenza Diaz che ieri notte su Twitter mi ha fatto venire i brividi:
#G8 mi vergogno di essere italiana. Mi vergogno di una magistratura che condanna i migliori uomini dello Stato. Sentenza politica e pilotata”.
Migliori uomini dello Stato? Quale Stato glorificherebbe dei torturatori come “eroi” ?
Uno stato nazista, uno stato padre padrone che forse fa gola ancora a troppe persone che hanno in dispregio la libertà, parola tanto fastidiosa in quanto ingestibile.
Ma chi è “Joe” Santelli?
Jole Santelli, Deputato Pdl che nella corrente legislatura ricopre l’incarico di
Vicepresidente del gruppo Pdl della Camera dei Deputati; Vicepresidente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e degli Interni); membro della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere; membro della Giunta per le autorizzazioni e della Commissione Parlamentare per l’indirizzo Generale dei servizi Radio televisivi (fonte sito
jolesantelli.it).
Ciò che mi ha disgustata maggiormente è che, sempre su Twitter, la Santelli ha lasciato che un disabile che si definisce “Catto-Liberal Fascista”, la difendesse minacciando di spedizioni punitive chi contestava le sue parole, rischiando così anche una denuncia.
Vergogna e bisogno di padre: questo è il tema su cui dovremmo riflettere.
Chi sono i gregari? spesso persone con difficoltà interiori e bisogno estremo di sicurezze in cui rifugiarsi, persone di cui personaggi equivoci e desiderosi di potere si approfittano per divulgare concetti populisti e autoritari. Spesso un gregario è pieno di una vergogna interiore che lo paralizza , convincendolo di poter avere un riscatto solo amando e innalzando un Uomo forte in cui proiettare tutti i suoi desideri frustrati. Chi non si distacca psicologicamente dal nucleo familiare, cerca di ricostruire questo senso di sicurezza e identità, aderendo a movimenti politici con leader forti che incarnino il padre e l’ideale dell’io.
Ma cos’è la vergogna? un sentimento pregevole se non diventa patologico, che in troppi disprezzano. Vergognarsi è giusto, ci aiuta a crescere, a cambiare, a migliorarci. Il Narcisista ad esempio non conosce vergogna, non può neppure sentir nominare questa parola: la colpa è sempre degli altri. Un po’ come il referente della deputata Santelli, Silvio Berlusconi, che quando ha lasciato il suo ruolo di presidente del Consiglio ha ricevuto come attestato di stima caroselli e festeggiamenti. Eppure Berlusconi è ancora convinto di poter scendere in campo ed i suoi palafrenieri ancora disprezzano la magistratura quando fa il suo dovere. Alla faccia dell’esame di realtà!
Vergognarsi dicevamo è un atteggiamento sano, ma i nostri politici sanno davvero vergognarsi personalmente delle loro esternazioni? Come i peggiori narcisisti attribuiscono all’esterno, ai complotti contro di loro, alla mamma cattiva (la magistratura), ogni colpa e reato.