Da qualche mese pubblico sul mio sito storie di persone che girano il mondo lavorando ovunque grazie a Internet, con l’obiettivo di diffondere anche in Italia una nuova filosofia di vita e di lavoro, che in altri Paesi è già una realtà consolidata.
L’impressione avuta leggendo le reazioni e i commenti delle persone che seguono il mio lavoro è che la crisi economica che stiamo attraversando sta portando a conseguenze negative non solo nei nostri portafogli, ma anche nel nostro modo di vivere la vita. I sentimenti prevalenti, e in qualche modo contrapposti, sono l’indignazione e la paura: si sono impossessate di noi, rendendoci più fragili e meno coraggiosi, e ci hanno permeati di un profondo senso nostalgico con il quale valutiamo sia il presente che il futuro.
Questo sguardo sempre volto al passato rischia di farci buttare via definitivamente il nostro presente, con le grandi opportunità che esso offre. Ogni giorno che passiamo a indignarci o a resistere strenuamente sperando che passi, perdiamo 1.440 minuti che non potranno mai tornare. Addio, minuti! Addio, opportunità! ( Chris Guillebeau ).
Abbiamo diritto di essere indignati e anche ‘paralizzati’ per la situazione economica e sociale che ci troviamo a vivere e di cui, almeno apparentemente, non siamo direttamente responsabili, ma credo che ognuno di noi abbia il dovere di dedicare una parte del proprio tempo alla ricerca di nuove strade.
Il mondo è pieno di persone che fanno cose diverse, divertenti e incredibili.
Le persone che proprio in questo momento di crisi riescono a fare qualcosa di speciale non sono marziani, ma persone comuni che hanno scelto di guardare il mondoin una maniera differente dalla massa, mettendo i loro sogni davanti a tutto.
Possiamo lasciare che i nostri sogni rimangano tali, ma se non iniziamo mai ad inseguirli non sapremo mai che cosa sarebbe potuto accadere se solo avessimo provato a realizzarli. In tutto il mondo, e in molti modi diversi, migliaia di persone stanno facendo esattamente questo, riscrivendo le regole del lavoro e contribuendo alla creazione di un nuovo futuro. Quando usiamo la nostra passione per aiutare gli altri, finiamo spesso per superare le nostre stesse aspettative.
Il problema è che nella logica dominante dell’era industriale queste due prospettive sono state tradizionalmente viste come opposte. Puoi fare qualcosa di buono per te, oppure puoi fare qualcosa di buono per altre persone. Che equivale a puoi fare i soldi, oppure puoi rimanere un sognatore che spera di cambiare il mondo. Qualcuno ha capito che a seguire questa idea si perde qualcosa di grande e ha iniziato a ragionare in modo opposto.
Perché non possiamo fare qualcosa di grande per gli altri mentre inseguendo i nostri obiettivi? Forse è arrivato per tutti il momento di scoprire che ognuno può offrire al mondo qualcosa di assolutamente unico.
Inventeremo, innoveremo e creeremo modi per risolvere le sfide che incombono, è il messaggio di questo video di Peter Diamandis, che porta avanti l’idea dell’ottimismo.