Scocca stasera il "capodanno" dell'estate romagnola omaggiando Lucio Dalla e Tonino Guerra. Per gli amministratori entusiasmo alle stelle e "prenotazioni in linea con le previsioni". Stretta sulla sicurezza per abusivismo commerciale e prostituzione
Rispetto all’edizione 2011- quando la festa si consumò nel weekend tra il primo e il 3 luglio dalle 20 alle 6- quest’anno si celebra tutto il 6 luglio, ma tra eventi collaterali e maratone dall’alba al tramonto si andrà ben oltre. Dopo il claim “La vita dolce” di due anni fa per ricordare i cinquant’anni del capolavoro di Federico Fellini, ora ci si prova con un altro slogan d’impatto: “The pink side of the moon”, parafrasando i Pink Floyd alla romagnola, per dire che dai lidi di Comacchio fino al confine con le Marche tutti- almeno per una notte- faranno le ore piccole per guardare la stessa luna ‘colorata’ di rosa (con l’aiuto dei tradizionali fuochi d’artificio, proiezioni e giochi di luce).
L’edizione 2012 del “capodanno dell’estate”, oltre alla luna, include il sostegno ai terremotati emiliani (con una postazione di raccolta fondi nei pressi degli eventi principali) e il ricordo degli artisti da poco scomparsi in questa regione: Tonino Guerra, attraverso la messa in scena di “Odiséa, lettura selvatica”, e Lucio Dalla, con il brano “L’ultima luna” ad aprire eventi sia venerdì sia sabato.
Come vuole la tradizione, anche il programma degli artisti è stato stampato al femminile: tra i tanti altri, c’è il concerto di sabato a Riccione con la triade La Pina-Nina Zilli-Noemi; a Bellaria dopo i fuochi d’artificio alla mezzanotte di venerdì ci sono Francesco Renga sul porto canale e un dj set di Morgan alle 4 del mattino sulla spiaggia; Elio e Le Storie Tese stasera al Lido delle Nazioni; a Misano Adriatico previsti venerdì Arisa e Le Rimmel in piazza Roma; I Nomadi, Luca Carboni e Pier Davide Carone si succederanno ancora stasera sul palco di Radio Bruno, in piazza Costa a Cesenatico; sempre venerdì Giorgia a Rimini, dove all’alba di sabato si terrà l’omaggio a Guerra e all’alba di domenica il concerto di Malika Ayane; a Cattolica ecco Samuele Bersani (venerdì 6 alle 21.30). A Rimini una sorta di pre-Notte Rosa c’è stata lo scorso weekend, quando al porto è andata in scena la prima edizione della Molo Street Parade, una grande festa tra dj indie-electro di calibro europeo e abbuffate di sardoncini per cui si sono calcolate 100 mila presenze. Dopo i circa due milioni di presenze “rosa” stimate l’anno scorso su tutta la Riviera, i promotori assicurano di contare anche quest’anno sul tutto esaurito (la pagina Facebook dell’evento ha sfondato da giorni quota 50 mila fan).
Al momento sono 17 i tour operator e 31 i giornalisti di otto paesi europei che seguiranno in diretta l’evento. Provengono da Austria, Danimarca, Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito, Russia, Svizzera. “L’andamento delle prenotazioni è in perfetta linea con il risultato eccellente registrato dalla Notte Rosa nel 2011. E questo, di per sé, è un mezzo miracolo visto l’aggravarsi della crisi economica, e dunque del potere d’acquisto degli italiani, negli ultimi 12 mesi”, dice il coordinatore dell’Unione Prodotto Costa, Antonio Carasso, secondo cui “gli hotel più dinamici hanno già riempito le loro strutture, sono disponibili formule ‘accattivanti’ anche per il solo weekend”. Da Rimini- dove la Notte Rosa è stata inventata nel 2006 dall’attuale sindaco, Andrea Gnassi, ispirandosi alle notti bianche dell’allora sindaco di Roma Walter Veltroni– l’assessore provinciale al Turismo Fabio Galli spedisce frecciate contro non meglio precisati gufi (a Bologna o nelle Marche?): “L’idea vincente della Notte Rosa resta indubbiamente la programmazione coordinata e allargata rispetto al singolo ambito comunale, cosa fortemente voluta dalle istituzioni coinvolte Regione Emilia-Romagna in primis. Un modello sistematico applicato che ha fatto proseliti un po’ in tutto il Paese negli ultimi anni. La Notte Rosa ha le spalle robuste e la forza per non curarsi troppo delle invidie, dei cacadubbi- attacca Galli- e di tutto coloro i quali, per malinteso spirito di critica, attendono con ansia i primi giorni di ogni luglio per mettere i puntini su ‘i’ sempre più mosce, magari sperando che vi sia qualcosa che vada storto per sibilare ‘io l’avevo detto’…”.
Il ‘sistema Rimini’, quello che da sempre traina l’evento (420 mila presenze l’anno scorso in provincia contro le 320 mila del 2009), mette a disposizione 400 mila euro di risorse pubbliche, cui se ne aggiungono almeno altri 100 mila dagli sponsor privati (confermata la partnership con Martini). A Gnassi, che non ha risposto, il Movimento 5 Stelle riminese ha chiesto di spendersi in uno slancio ulteriore pro terremotati: “Facciamo un appello all’inventore e precursore della Notte Rosa, che è il nostro sindaco Andrea Gnassi, affinché tutti i contributi pubblici agli artisti impegnati nella manifestazione vengano devoluti con il loro consenso alle popolazioni terremotate dell’Emilia-Romagna. Ovviamente lo preghiamo di estendere l’invito a tutti i Comuni della costa impegnati finanziariamente nella manifestazione. In questo modo, la Notte Rosa avrebbe un diverso e più alto senso”.
Intanto, per Gnassi e colleghi resta la priorità sicurezza: se la maggior parte dei rinforzi delle forze dell’ordine arriverà dopo il weekend “rosa”, il prefetto di Rimini Claudio Palomba è riuscito ad assicurare già da venerdì qualche reparto extra sui fronti caldi abusivismo commerciale e prostituzione.