Ognuno ha un albero che accompagna il tempo della sua vita. Nei propri ricordi adolescenziali c’è sempre l’albero che caratterizza quella stagione. Io, ad esempio ricordo un albero di gelso al centro del camping nel quale lavoravo d’estate per pagarmi gli studi. Quello in un bosco sul Lago di Costanza sotto il quale per gioco feci nascondere a mia figlia un piccolo bauletto in plastica nel quale erano custoditi “i suoi sogni “. “Un giorno”, ci dicemmo,” torneremo a prenderlo”.
Gli alberi sono testimoni silenti delle nostre cose più belle. A raccontarci meglio gli alberi, ci ha pensato l’architetto napoletano Davide Vargas in un libro straordinario che racchiude i suoi disegni e le sue riflessioni sugli alberi potati del parco Pozzi ad Aversa. Il libro è una vera opera d’arte realizzata completamente a mano e con materiali poveri rielaborati e fatti rivivere, dalla casa editrice “Il filo di Partenope” di Napoli. I disegni degli alberi si aprono nel libro su fogli piegati come se fossero delle pagine web su un i-pad; accanto i racconti dell’architetto e le storie dei tanti frequentatori del parco che lui ogni giorno ha visitato per raccontare e disegnare gli alberi.
Ed allora emergono figure che ora ti ricordano una mano protesa verso l’alto ora la sagoma di un uomo a braccia aperte simile alla storica immagine del ragazzo che blocca i carri armati in Cina o del soldato iracheno che si arrende a braccia aperte nel deserto. Alberi che raccontano, massacrati da potature massicce, e che appaiono figure mutilate che promettono una rinascita. Sarà per questo che camminando per Zurigo ci si potrà stupire della monumentale opera edilizia sulle sponde del fiume Sihl in pieno centro, scoprendo che tanti alberi maestosi hanno fornito il materiale per quelle enormi assi in legno che annodate in cima ormai hanno sostituito il cemento per la costruzione di un edificio? Una enorme struttura in legno massiccio con curvature ed incastri che hanno del bello solo a guardarli.
“E’ la prima volta che ammiro un edificio in costruzione con la gru accanto” mi son detto alcune settimane fa vedendo l’opera che mi sembrava lo scheletro di una nave in verticale. E’ forse la promessa che gli alberi mantengono quando li si mutila? Ci suggeriscono forse una prossima invasione delle città di alberi, legno, al posto del cemento? Magari. Eppure con questo auspicio ho osservato una particolare migrazione di ulivi lo scorso anno nella mia città di Trani in Puglia. Il Comune collocò su un vialone degli ulivi secolari sfrattati dalla campagna per far posto a distese di pannelli solari. Oggi percorrendolo si notano questi ulivi che furono collocati potati apparendo una mostra permanente on the road. Oggi sono verdi ed osservano le auto che passano. In un parco, in un bosco, ovunque gli alberi sono nostri compagni di viaggio. Vargas ha il merito di ricordarcelo con un libro unico e particolare. Essi restano ed attraversano la nostra vita mentre noi li dimentichiamo. Dal mio balcone ogni giorno guardo due palme ed un sambuco. Mi basta questo gesto quotidiano per capire come sarà la giornata, in che condizioni è il mare, cosa devo mettermi addosso. Parlo di loro dicendo sempre: ho due palme ed un sambuco. Eppure non sono miei sono in un parco pubblico. Ma mi appartengono, perché sono l’architettura semantica della mia vita.
Massimo Pillera
FQ Zurigo
Cittadini del mondo
Ambiente & Veleni - 8 Luglio 2012
Quando gli alberi disegnano la vita
Ognuno ha un albero che accompagna il tempo della sua vita. Nei propri ricordi adolescenziali c’è sempre l’albero che caratterizza quella stagione. Io, ad esempio ricordo un albero di gelso al centro del camping nel quale lavoravo d’estate per pagarmi gli studi. Quello in un bosco sul Lago di Costanza sotto il quale per gioco feci nascondere a mia figlia un piccolo bauletto in plastica nel quale erano custoditi “i suoi sogni “. “Un giorno”, ci dicemmo,” torneremo a prenderlo”.
Gli alberi sono testimoni silenti delle nostre cose più belle. A raccontarci meglio gli alberi, ci ha pensato l’architetto napoletano Davide Vargas in un libro straordinario che racchiude i suoi disegni e le sue riflessioni sugli alberi potati del parco Pozzi ad Aversa. Il libro è una vera opera d’arte realizzata completamente a mano e con materiali poveri rielaborati e fatti rivivere, dalla casa editrice “Il filo di Partenope” di Napoli. I disegni degli alberi si aprono nel libro su fogli piegati come se fossero delle pagine web su un i-pad; accanto i racconti dell’architetto e le storie dei tanti frequentatori del parco che lui ogni giorno ha visitato per raccontare e disegnare gli alberi.
Ed allora emergono figure che ora ti ricordano una mano protesa verso l’alto ora la sagoma di un uomo a braccia aperte simile alla storica immagine del ragazzo che blocca i carri armati in Cina o del soldato iracheno che si arrende a braccia aperte nel deserto. Alberi che raccontano, massacrati da potature massicce, e che appaiono figure mutilate che promettono una rinascita. Sarà per questo che camminando per Zurigo ci si potrà stupire della monumentale opera edilizia sulle sponde del fiume Sihl in pieno centro, scoprendo che tanti alberi maestosi hanno fornito il materiale per quelle enormi assi in legno che annodate in cima ormai hanno sostituito il cemento per la costruzione di un edificio? Una enorme struttura in legno massiccio con curvature ed incastri che hanno del bello solo a guardarli.
“E’ la prima volta che ammiro un edificio in costruzione con la gru accanto” mi son detto alcune settimane fa vedendo l’opera che mi sembrava lo scheletro di una nave in verticale. E’ forse la promessa che gli alberi mantengono quando li si mutila? Ci suggeriscono forse una prossima invasione delle città di alberi, legno, al posto del cemento? Magari. Eppure con questo auspicio ho osservato una particolare migrazione di ulivi lo scorso anno nella mia città di Trani in Puglia. Il Comune collocò su un vialone degli ulivi secolari sfrattati dalla campagna per far posto a distese di pannelli solari. Oggi percorrendolo si notano questi ulivi che furono collocati potati apparendo una mostra permanente on the road. Oggi sono verdi ed osservano le auto che passano. In un parco, in un bosco, ovunque gli alberi sono nostri compagni di viaggio. Vargas ha il merito di ricordarcelo con un libro unico e particolare. Essi restano ed attraversano la nostra vita mentre noi li dimentichiamo. Dal mio balcone ogni giorno guardo due palme ed un sambuco. Mi basta questo gesto quotidiano per capire come sarà la giornata, in che condizioni è il mare, cosa devo mettermi addosso. Parlo di loro dicendo sempre: ho due palme ed un sambuco. Eppure non sono miei sono in un parco pubblico. Ma mi appartengono, perché sono l’architettura semantica della mia vita.
Massimo Pillera
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Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".