Bisogna dire basta alla barbarie che sta colpendo i cani in Europa. In Romania l’uccisione dei randagi è un business da 300 milioni di euro. In Ucraina è stata messa in atto una mattanza di randagi per esigenze di business calcistico. In Italia il lager di Green Hill e la storia dei cuccioli di Beagle destinati alla vivisezione ha inorridito milioni di persone. Bisogna dire basta! Occorre organizzare una protesta animalista di proporzioni europee e coinvolgere i deputati di Bruxelles, affinchè si adottino normative severe a difesa dei cani. Bisogna usare la Rete in modo potente e dare un segnale forte, che proviene da coloro che amano gli animali e sanno bene che – per esperienza diretta – un cane prova emozioni: gioia, tristezza e felicità. Un cane è capace di percorre centinaia di chilometri per ritrovare il suo padrone. Dimostra legami affettivi che a volte neppure gli esseri umani sanno più manifestare. Ve lo posso assicurare, grazie al rapporto che ho con i miei undici cani.
Quindi usiammo queste 48 ore per scatenare un’onda di protesta attraverso Internet. Mettete il vostro “mi piace” sulla pagina Facebook di Lennox e scrivete – come ho fatto io – all’ambasciata inglese a Roma (InfoRome@fco.gov.uk), oppure scrivendo il vostro disgusto al tribunale che ha emesso la sentenza di morte (complaints@belfastcity.gov.uk). E’ inaccettabile che un giudice inglese uccida un animale innocente, applicando nel modo sbagliato una legge. L’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) ha chiesto clemenza alla Regina e si è offerto di accogliere Lennox in Italia. Ecco: una volta tanto, diamo noi una lezione di civiltà agli inglesi.
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