Nel nostro paese alcuni governanti quando sono criticati accusano i detrattori di essere poco patriottici o pessimisti e di remare contro. Nel nostro paese alcuni governi da anni minano la sicurezza dei giovani rendendo il mercato del lavoro precario e selvaggio. Nel nostro paese se un giovane viene ucciso di botte da alcuni poliziotti fuori di testa la colpa è dei genitori che non l’hanno educato. Nel nostro Paese ogni tanto esce qualche sociologo con la trovata estiva : i giovani, generazione X, Y, Z. Nel nostro paese si taglia su scuola e cultura, perché nel nostro paese, che dovrebbe essere un genitore per i nostri giovani, essi non vengono tutelati e per alcuni se studiano, questi scellerati giovani, ambendo ad un futuro migliore, sono anche dei mammoni nullafacenti.
Nel nostro paese le scuole non hanno i soldi per fare le fotocopie ma si detassano gli istituti privati. Nel nostro paese la ricerca viene osteggiata e i cervelli messi in fuga. E la colpa è sempre dei genitori, o dei drogati, fino a quando la Cassazione non individua i veri colpevoli. Nel nostro paese “er pelliccia” va in galera e viene preso in giro con un linciaggio mediatico ma i rappresentanti dell’ordine pubblico che compiono violenze orribili fanno carriera e godono di prescrizioni e indulti. Nel nostro Paese se un ragazzo difficile spaccia finisce in galera, la tutela e recupero e prevenzione del disagio giovanile è delegato ai pochi che se ne occupano quasi in forma di volontariato. Nel nostro paese se hai figli e sei una madre sola e disoccupata, vessata da un uomo violento devi restare con quell’uomo finché non ti ammazza perché lo Stato non ti tutela abbastanza. Nel nostro Paese si diffondono bufale sensazionali tipo quella che in Abruzzo c’era bisogno di panettieri ma i giovani snobbavano quel lavoro. A nulla è servita la smentita della notizia da parte degli uffici della categoria dei panettieri, sommersi di curriculum e domande.
Detto questo vorrei fare una riflessione. Lo Stato non ha il compito di spadroneggiare ma di essere genitore giusto ed equo. Come in una famiglia sono i genitori a dare regole ed esempi così lo Stato (visto che viviamo in una comunità e paghiamo le tasse e deleghiamo al governo leggi e norme), ha il dovere prendersi cura e tutelare i suoi “figli”.
Le persone di giovane età sono figli di tutti, così come viene colpevolizzato un genitore se non fa il suo dovere è giusto colpevolizzare chi a livelli più altri non aiuta la famiglia, mette in precarietà donne, giovani e anziani.
Nel nostro paese abbiamo il 36% di disoccupazione giovanile e una certa propaganda di giornalisti e ministri cerca di far passare l’idea che il lavoro invece ci sia ma sono i famigerati giovani a non volerlo. Ho letto questo prezioso articolo con profonda amarezza. Ci sono laureati che fanno gli spazzini, ragazzi costretti ad emigrare ma c’era chi negava ci fosse la crisi, ora c’è chi nega non ci sia lavoro. Oltre il danno anche la beffa. Tutto questo è dannoso: può portare ad una catastrofica perdita di valori, ad una perniciosa depressione generazionale che sfocia anche in violenza durante le manifestazioni di questi ragazzi rapinati di ascolto e futuro.