Le casse del Comune sono vuote e il primo passo del sindaco Federico Pizzarotti è tirare la cinghia proprio sui costi della macchina comunale. Dopo gli sperperi delle ere Elvio Ubaldi e Pietro Vignali, la prima dieta dimagrante per il Comune di Parma, dopo la razionalizzazione sulla pianta organica apportata dal commissario Ciclosi, arriva con il Movimento 5 stelle. Meno costi per il personale della giunta e meno assunzioni a tempo determinato, che invece erano il pane quotidiano delle amministrazioni precedenti.

A fare un primo confronto, anche se parziale, è il sindaco in persona, che rende noti i numeri di questa operazione. “La seconda giunta Ubaldi spendeva per assessori, agenzie e presidente del consiglio 740mila euro all’anno – spiega Pizzarotti – Con Vignali la cifra si aggirava intorno ai 680mila euro”. Undici assessori per la giunta Vignali più vicesindaco e due agenzie, più o meno altrettanti per Ubaldi. Con il risultato di costi esosi per il Comune di Parma. Drastica invece la diminuzione di poltrone nell’era dei Cinque stelle, che sono passati a un totale di soli otto assessori (compreso il vicesindaco Nicoletta Paci, che ha la delega a Scuola, servizi educativi e rapporti con l’università). Il costo totale per la giunta Pizzarotti è 430mila euro. “Lo stesso lavoro viene svolto da meno persone – chiarisce il sindaco – e il totale del risparmio nel tempo è di circa 300mila euro all’anno”.

Lo stop alle spese folli riguarda anche gli stipendi per contratti a tempo determinato direttamente legati ai vari mandati. Anche qui il confronto con i predecessori è schiacciante. “Nella seconda giunta Ubaldi c’erano circa 45 assunzioni a tempo determinato tra articoli 110 e 90, quindi direttamente legate al mandato del sindaco” spiega Pizzarotti. Con Vignali i numeri aumentano non di molto, ma con differenza rilevante nella tipologia contrattuale: “Delle 50 assunzioni del periodo – chiarisce il sindaco – due terzi erano assunzioni con contratti di dirigenza”.

Netta inversione di marcia per il Movimento 5 stelle, che ad oggi ha stabilizzato una persona precaria nel settore Sport e regolarizzato la figura del portavoce, ruolo che sarà ricoperto da Marcello Frigeri, fino al 2011 ex direttore del freepress Zerosette. Proprio su queste due assunzioni nei giorni scorsi era arrivato un attacco dai sindacati, che puntavano il dito su altre emergenze legate alle risorse del Comune tralasciate rispetto a queste stabilizzazioni. Ma Pizzarotti, che per sé ha tenuto la delega al Personale, ha spiegato che “le stabilizzazioni sono state al momento due e non potranno superare il numero stabilito dal commissario Ciclosi”. Come da nuovo regolamento, in tutto quindi i contratti “esterni” per l’amministrazione Pizzarotti potranno essere otto per quanto riguarda gli incarichi ad articolo 90 e quattro per gli articoli 110. Praticamente un quarto di quelli che venivano firmati quando al posto di Pizzarotti c’erano Vignali e Ubaldi.

Un segnale di rivoluzione, quello della riduzione dei costi interni, come anche quello della valorizzazione delle risorse del Comune avviato dagli assessori, che a differenza di quanto avveniva negli anni precedenti, dal palazzo comunale si stanno tutti spostando al Duc, dove hanno sede gli uffici con tecnici e dirigenti, “per lavorare fianco a fianco con il personale”. Cambiamenti riguarderanno anche nuovi settori che saranno implementati nella struttura organizzativa interna del Comune, con l’istituzione di gruppi di lavoro specifici sul tema energia e sull’evasione fiscale: “Cercheremo di sfruttare al meglio il personale del Comune per lavorare sui nostri indirizzi politici”.

Sugli stipendi di singoli assessori (che si aggireranno intorno ai 2.200 euro) e primo cittadino, Pizzarotti infine promette trasparenza: “Le nostre buste paga saranno pubblicate online – assicura – Contate che gli assessori, forse tranne nel mio caso specifico, guadagnano meno di quanto facessero con le loro precedenti professioni. Nessuno si arricchisce facendo l’assessore”.

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