Le donne dei clan napoletani inveiscono contro le forze dell’ordine che nel cuore della notte portano via mariti e familiari, sospettati, tra l’altro, di associazione mafiosa e tentato omicidio aggravato da odio razziale. Secondo le accuse questi uomini nel 2010 avrebbero dato fuoco a un campo nomadi nella zona est di Napoli per impedire ai bambini Rom di frequentare la stessa scuola dei loro figli
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