Tutto torna, prima o poi, così come si guarda al passato per fare la differenza nel presente. Si archivia la nostalgia, e anche quest’anno ci s’imbatte in We Love Vintage, il primo festival che unisce musica progressive e mondo vintage con il filo rosso della qualità che sa rinnovarsi nel tempo.
Dopo il fortunato esordio lo scorso anno, la kermesse con la direzione artistica di Gianni Venturi si prende più tempo e più spazio: 10 giorni, dal 13 al 22 luglio, presso Le notti di Cabiria ad Anzola dell’Emilia, che si trasforma in un nevralgico centro vintage da cui far ripartire lo spirito creativo della terra emiliana, quest’anno così duramente colpita. Anche per questo il biglietto nel week end è a un prezzo molto contenuto, mentre all’ingresso sarà attiva una raccolta fondi a favore delle attività culturali del comune di Crevalcore, dove il sisma del 20 e 29 Maggio ha lesionato – fra le altre strutture – anche il teatro.
Taglio del nastro Venerdì 13 Luglio alle 19 con il sindaco di Anzola dell’Emilia, Loris Ropa, che con grande entusiasmo ha accolto il progetto WLV per la capacità di aggregazione a 360°, nonostante le difficoltà e i continui tagli alla cultura.
Per i cultori del vintage: vestiti, accessori e arredamento, ma anche dischi, libri e profumi da collezione. Una ventina di espositori per gli amanti dei pezzi unici, ma anche per coloro che vogliono scoprirne le evoluzioni come il customizing (un capo vintage aggiornato con un inserto contemporaneo) o il remake (un capo originale viene smontato e rimontato con un nuovo taglio).
“Occhio però, perché tra ”vecchio” e “vintage” c’è una bella differenza – afferma Venturi – Il capo vintage sopravvive nel tempo e di esso si nutre, resta baluardo di epoche passate e dei conseguenti stili e forme, irripetibile e irriproducibile. In un epoca di saturazione del mercato il vintage ci sembra il faro che può illuminare la via per un futuro lontano dalle sirene autodistruttive di un consumismo forsennato, che avvelena e distrugge l’ambiente. Nel vintage ritroviamo una qualità d’esecuzione pressoché programmata che anima il mercato. Dal canto suo, il prog significa “musica in progressione” e già nel nome racchiude la sua essenza futuribile, anche se viene comunemente inteso come qualcosa di superato. In entrambi i casi ci sembra che la fretta sia una cattiva consigliera, perché nella musica come nella sartoria manca il tempo della ricerca. Ecco perché crediamo che prog e vintage possano viaggiare insieme. La moda è espressione dell’essere, così come la musica. E quando l’una e l’atra sono frutto di una scelta di qualità diventano il futuro nutrito sella bellezza del passato”.
Per i cultori del progressive rock: La line up di Anzola propone nomi che attraversano la storia e la geografia del prog dalle origini a oggi, innestando diverse ispirazioni e influenze sulla comune e solidissima preparazione di tutti coloro che interpretano il genere. Da Aldo Tagliapietra, fondatore de Le Orme, a Claudio Rocchi, autore di culto del visionario Volo Magico n.1. Da David Jackson, sassofono dei britannici Van der Graaf Generator, alla musica teatrale dei partenopei Osanna. Dai Mangala Vallis con Gigi Cavalli Cocchi, già batterista di Ligabue, ClanDestino e CSI, ai giapponesi Baraka, potentissimo trio che sconfina nel jazz-funky-blues. Dagli Altare Thotemico che presentano il loro secondo album, ai francesi Eclat e gli spagnoli Herba d’Hamelì. For women (not) only.
Ciliegina sulla torna, la performer burlesque Cleo Viper, appassionata di vintage e creatrice dei suoi costumi di scena, rientra da Las Vegas per una serata (18 luglio) quasi tutta al femminile proprio ad Anzola insieme al mago Christopher Wonder, che molti avranno già ammirato ai live di Vinicio Capossela. Il loro Wondershow è un viaggio tra magia, burlesque, cabaret e circo e viene abbinato a un’esclusiva cena su prenotazione.
Per chi vuole saperne di più: www.welovevintage.it