Sandra Poppi, subentrata come consigliere al dimissionario Vittorio Ballestrazzi, è stata allontanata dopo la sollevazione in rete degli attivisti: da un anno e mezzo non si era più occupata dell'organizzazione. Grillo ha soltanto confermato la scelta della base, diffidandola dall'uso del logo
“Sandra Poppi non ha titolo a rappresentare il Movimento 5 Stelle né all’uso del logo ed è diffidata dal farlo”. Con una comunicazione asciutta e sintetica, scritta come da consuetudine sul blog personale, Beppe Grillo ha messo alla porta un’esponente del Movimento 5 stelle emiliano romagnolo. Così finisce l’avventura appena iniziata di Sandra Poppi, consigliere della lista civica Modena5stelle del comune di Modena. Poco amata dal gruppo locale del Movimento, Poppi era entrata in Comune pochi giorni fa col simbolo a 5 stelle, nonostante, secondo quanto riferito da diversi militanti, non frequentasse abitualmente incontri e assemblee.
Ambientalista specializzata in edilizia scolastica, nel 2009 è la prima dei non eletti alle comunali. L’anno successivo si ripresenta alle elezioni regionali, raccogliendo tante preferenze da piazzarsi seconda dopo l’enfant prodige del Movimento, Giovanni Favia. Dopo una consultazione interna, però, il Movimento locale decide di far entrare al suo posto in viale Aldo Moro Andrea Defranceschi, attuale capogruppo in regione Emilia Romagna. Un episodio che genera parecchi malumori interni, tanto da spingere alcuni ad abbandonare il Movimento.
Dopo la sua esclusione dall’assemblea regionale,anche i rapporti tra Poppi e il movimento di Grillo si fanno sempre più tesi. Fino a dieci giorni fa, quando viene chiamata a sostituire il dimissionario Vittorio Ballestrazzi, ex-rappresentante del Movimento, anche lui allontanato da Grillo nel 2010. La donna decide di usare il simbolo 5 stelle: “La settimana scorsa mi sono messa in contatto con lo staff di Grillo, per avere indicazioni e consultarmi sull’ingresso in consiglio comunale. Ma da loro non ho avuto nemmeno una parola di risposta. E ora mi trovo improvvisamente fuori”. La presidente del Wwf di Modena sottolinea poi di avere tutte le carte in regola per far parte del Movimento: “Non sono iscritta a nessun partito, non ho condanne penali e non ho offeso nessuno”.
A differenza di Valentino Tavolazzi, primo e finora unico vero espulso dal Movimento, apprezzato da molti tra eletti e militanti dell’Emilia Romagna, da tempo Poppi non era in sintonia con la base locale. Tanto che, nei giorni scorsi, alcuni attivisti modenesi avevano scritto allo staff di Grillo, chiedendo il suo allontanamento. Lo conferma il militante Gabriele Grotti in commento scritto su Facebook: “Il post è rappresentativo della richiesta fatta da parte di tutti gli attivisti facenti parte del gruppo di Modena e provincia. Nel corso degli anni tanta gente si è avvicinata, di questa mai nessuno ha sentito o visto la Poppi, questo è indicativo del netto e irreversibile distacco”. E poi aggiunge: “La signora fa la furba e sui quotidiani si è spacciata in stato di ‘riavvicinamento’ esibendo in consiglio comunale il nome di Beppe Grillo. Colpita da sindrome di Dr Jekill e Mr Hyde forse si è dimenticata di tutto il fango che ha sparso in passato ad indirizzo di tutto il Movimento 5 stelle. Persino di aver comunicato di esserne uscita”.