La smentita arriva a due anni di distanza grazie a due studi firmati da Tobias Erb, dell’Istituto di microbiologia del Politecnico federale di Zurigo, e Marshall Reaves dell’università di Princeton. Entrambe le ricerche dimostrano che Gfaj-1 può resistere in un ambiente ricco di arsenico, ma ha comunque bisogno di piccole quantità di fosfato per sopravvivere
ET non è tra noi sulla Terra. Sul nostro Pianeta non esiste infatti nessun batterio alieno capace di vivere di arsenico, così come invece avevano annunciato gli astrobiologi della Nasa due anni fa dalle pagine di Science. La scoperta, che già all’epoca fece molto scalpore, viene oggi smentita da due nuovi studi pubblicati sempre da Science, che in un editoriale ricorda come fare scienza significhi anche saper riconoscere gli errori e correggerli.
Dopo il dietrofront sui neutrini più veloci della luce, ora una nuova e clamorosa smentita arriva a smontare il batterio alieno che aveva fatto sognare i cacciatori di forme di vita extraterrestri. Il batterio, noto con il nome di Gfaj-1 e appartenente alla famiglia delle Halomonadaceae, era stato “pescato” dal lago Mono Lake nel parco californiano Yosemite, dove viveva in un ambiente estremo ricchissimo di arsenico. Nello studio pubblicato nel 2010, i ricercatori coordinati da Felisa Wolfe-Simon sostenevano che questo piccolo ET fosse in grado di sopravvivere nutrendosi solo di arsenico, inglobandolo in molecole chiave come le proteine e il Dna al posto del fosforo.
La smentita arriva a due anni di distanza grazie a due studi firmati da Tobias Erb, dell’Istituto di microbiologia del Politecnico federale di Zurigo, e Marshall Reaves dell’università di Princeton. Entrambe le ricerche dimostrano che Gfaj-1 può resistere in un ambiente ricco di arsenico, ma ha comunque bisogno di piccole quantità di fosfato per sopravvivere. La prova starebbe anche nel fatto che nel suo Dna non sono state trovate molecole di arsenico al posto del fosforo.