Grazie all’applicazione, il paziente può gestire la propria terapia attraverso la compilazione dei diari infusionali e avere accesso alle informazioni sulla propria terapia. Il medico, dall’altra parte, può monitorare il suo assistito e organizzare sessioni di aggiornamento.
Un sistema che abbatte le barriere logistiche e avvicina sempre più il paziente emofilico al proprio medico. Tutto merito di un’applicazione per iPhone che permette a clinici e pazienti di usufruire di una piattaforma multimediale appositamente sviluppata contro l’emofilia. I dettagli del servizio ‘B-Nect’ sono stati illustrati da Ezio Zanon del Centro di emofilia dell’azienda ospedaliera universitaria di Padova, intervenuto a Parigi a una conferenza organizzata da Baxter per presentare i servizi offerti ai malati di emofilia.
In questi giorni la capitale francese sta infatti ospitando il Congresso della Federazione mondiale dell’emofilia. Grazie all’applicazione, il paziente può gestire la propria terapia attraverso la compilazione dei diari infusionali e avere accesso alle informazioni sulla propria terapia. Il medico, dall’altra parte, può monitorare il suo assistito e organizzare sessioni di aggiornamento. “I pazienti emofilici – spiega Zanon – possono seguire una terapia anche autonomamente. La formazione del paziente non è difficile e può essere estesa anche ai familiari del malato. Da noi abbiamo già avviato un legame con 7-8 pazienti e i risultati sono soddisfacenti”. La novità può essere dunque un valido supporto per i tanti malati che distano centinaia di chilometri dal Centro di emofilia più vicino.