Week end di festeggiamenti per la patrona di Palermo, Santa Rosalia, tra i più affollati e caldi della stagione.
Inutile insistere davanti al portale di bronzo alto medioevo sbattuto in faccia a un nutrito gruppo di turisti provenienti da ogni dove. Sono le 17 e qualche minuto, la colonnina del mercurio è intorno ai 38 gradi. Ma il cartello di fianco informa che gli orari di visita pomeridiana per giorni feriali e festivi sono dalle 14,30 alle 17. In più campeggia sotto la scritta autocelebrativa “Sicilia ritrovata”, che suona come un’altra beffa. Anche un tuareg in cerca di emozioni culturali rinuncerebbe con simili temperature. Un pugliese protesta “Dalle mie parti le chiese aprono alle cinque”.
Inutile insistere con l’ottuso guardiano che sgarbatamente ci chiude il doppio cancello alle spalle sbottando: “E a me che m…chia me ne frega”.
Ci consoliamo con il chiostro dei benedettini, altra meraviglia d’impianto arabo/normanno.
La signora che stacca i biglietti dice di sbrigarci: l’orario di chiusura è leggermente più “razionale”, chiude alle 18.30. Altra occasione persa, peccato non potersi godere il tramonto che si infila tra le colonne del porticato.
La signora che stacca i biglietti ci informa anche che chiostro e cattedrale sono due gestioni separate. La prima dipende dalla Curia (che incuria!) la seconda dalla Regione. E in vena di ultima confessione: “Sono in tanti a lamentarsi degli orari prendo-per-i-fondelli-il turista. E in vista del gran caldo sono stati pure modificati, prima la chiesa chiudeva alle sei”.
Anche tu, Unione Europea, visto che hai confinanziato il lavoro di recupero della pavimentazione delle piazze di Monreale, smetti di elargire magnanima soldi alla Sicilia. Tanto li sprecano in clientelismi di basso rango.
La Sicilia, terra disperante e di poca speranza. Le bellezze del posto sono inversamente proporzionali al buon senso della pubblica amministrazione. Basta dare uno sguardo agli ecomostri costruiti pied dans l’eau lungo tutto il litorale, distruggendo una delle coste più belle del mondo.
p.s. La cattedrale di Cefalù con abside decorata a mosaico dalle maestranze bizantine nel XI secolo è aperta dalle 8 del mattino fino alle 19, che fanno ben 11 ore di orario continuato. E’ un’eccezione che dovrebbe diventare regola.