Il quotidiano britannico racconta di camion utilizzati per spruzzare sostanze chimiche in grado di "incollare" a terra il particolato. Si aggirerebbero solo dove ci sono le centraline di rilevazione dell'inquinamento. "Evase sanzioni da milioni di sterline da parte dell'Unione europea"
Il Sunday Times punta il dito contro il sindaco di Londra Boris Johnson. Avrebbe messo a punto un sistema per falsificare i dati sull’inquinamento della capitale britannica (ed evitare pesanti ammende). Il metodo utilizzato, spiega il quotidiano, è quello di spruzzare una determinata sostanza chimica nell’aria, che cattura lo smog e lo fa depositare a terra. Se l’operazione venisse svolta sull’intera area metropolitana, nulla da eccepire continua il giornale. Ma i camion spargi sale, convertiti nell’estate a questo tipo di intervento, spruzzerebbero solo il terreno vicino alle centraline che rilevano la presenza di particolato e quindi la qualità dell’aria. In particolare i mezzi privilegerebbero le vie di scorrimento riservate ai vip e agli atleti dei Giochi olimpici.
In questo modo spiegano dal Sunday il primo cittadino avrebbe scovato il modo per evitare pesanti multe dell’Unione Europea. “Pulendo l’aria vicino alle centraline, Londra è in grado di evadere multe da diversi milioni di sterline dell’Ue”. Il sindaco non ha smentito la pratica, ma nega che siano state privilegiate le aree intorno alle centraline per evitare le multe.
La scorsa settimana un funzionario europeo ha dichiarato che la tecnica di Johnson aveva suscitato i sospetti della Commissione e che l’Ue potrebbe decidere di condurre un suo controllo indipendente della qualità dell’aria. Simon Birkett, direttore di Clean Air London, ha definito le azioni del sindaco come “una frode della salute pubblica su scala industriale”. E ha aggiunto: “Questa non è polvere domestica inerte. Sono particelle tossiche e cancerogene. E’ difficile da credere che il sindaco stia usando questi camion per evitare le violazioni della legge nelle corsie preferenziali per le Olimpiadi. Dovrebbe affrontare le emissioni dei diesel e degli altri veicoli alla fonte anzichè truccare i dati”.