Mafiosi, uomini dello Stato, figure di confine. Sono i protagonisti della “trattativa”, il presunto patto segreto tra potere politico e Cosa nostra che, secondo un’inchiesta della Procura di Palermo, fu stretto tra il 1992 e il 1993. I corleonesi avrebbero cessato le stragi e le ritorsioni contro i politici siciliani considerati “infedeli”, lo Stato avrebbe garantito benefici processuali e carcerari, a partile dall’alleggerimento del famigerato 41bis. Il giudice Paolo Borsellino potrebbe essere stato ucciso anche perché si sarebbe sicuramente opposto a qualunque accordo con i boss che avevano ammazzato, neppure due mesi prima, Giovanni Falcone (continua…). La Trattativa Stato-mafia raccontata da Peter Gomez e Marco Travaglio