Una è austriaca e ha eliminato la plastica dalla sua vita. L'altra è italiana e ha trascorso un intero inverno a Milano staccando il contattore e reinventandosi un'esistenza senza spreco. Entrambe hanno scritto un libro per dimostrare che "si può fare: meno ben essere per più ben vivere"
Cosa hanno in comune Sandra Krautwaschl, fisioterapista austriaca, e Paola Maugeri, storica vj di Mtv Italia? La volontà di dimostrare che si può vivere senza sprechi, rispettando se stessi e il pianeta, gli altri e gli animali. Già, perché vivere “a impatto zero” non ha nulla di triste o “sfigato”, anzi, ci si può divertire moltissimo.
Sandra e Paola hanno perseguito il loro obiettivo ognuna a suo modo, coinvolgendo inizialmente parenti e amici, poi il grande pubblico. Le due eroine del green, infatti, hanno deciso di condividere le proprie esperienze eco-sostenibili pubblicando due libri: “Plastikfreie Zone” di Sandra e “La mia vita ad impatto zero” (ed. Mondadori) di Paola.
In “Plastikfreie Zone” e nel suo blog, Sandra racconta la sua vita senza plastica. Dal 2009 la fisioterapista austriaca, assieme alla sua famiglia, ha iniziato ad eliminare dalla propria abitazione gran parte degli oggetti (vestiti, contenitori, imballaggi, ecc) realizzati con derivati del petrolio. Un’iniziativa non semplice, come testimonia la foto presente sulla copertina del libro, che ritrae i componenti della famiglia in giardino, circondati da centinaia di suppellettili in plastica. Si tratta, infatti, di oggetti che usiamo quotidianamente, dallo spazzolino per i denti all’ombrello per ripararsi dalla pioggia. Oggetti utili ma anche dannosi per la nostra salute e per il pianeta, come ha scoperto Sandra a seguito di una vacanza lungo le coste croate (tutt’altro che plastic free) e della visione del documentario “Plastic Planet” di Werner Boote.
Il passo successivo per la famiglia di Sandra è stato ‘sostituire’ la plastica con materiali eco-compatibili. Ed ecco che agli ordinari spazzolini per i denti sono subentrati spazzolini in legno con setole vegetali, mentre gli imballaggi in plastica per gli alimenti sono stati rimpiazzati da contenitori in metallo (per il formaggio) e sacchetti fatti di stoffa (per frutta e verdura). Anche la filosofia per gli acquisti familiari è cambiata, racconta Sandra: si compra infatti solo ciò che è strettamente necessario. Per gli spostamenti, invece, sì alla bicicletta e al car sharing.
Se l’esperienza di Sandra può far storcere il naso a qualcuno per il fatto di essere ambientata in un contesto non italiano, dove le politiche ambientali funzionano un po’ meglio, la storia di Paola Maugeri suggerisce molti spunti di riflessione anche per chi vive nella penisola.
“La mia vita ad impatto zero” (qui il primo capitolo) non è un manuale, ma un ‘mémoire’ che raccoglie episodi, persone ed eventi della vita di Paola. Una vita, ci racconta al telefono la giornalista catanese, vissuta all’insegna del motto “rinunciare al superfluo per tornare al necessario”.
In realtà, spiega Paola, non si tratta di fare sacrifici bensì di fare ‘scelte diverse’. Come ad esempio: spostarsi in bicicletta invece che in automobile, abbassare il termostato di 3°, mangiare i prodotti di stagione, sfruttare la filiera corta e, tra le altre cose, adottare un regime alimentare vegano. Non a caso, Paola, vegana da 30, ci ricorda che il cambiamento passa dal nostro piatto: “Non c’è nulla di più rivoluzionario che smettere di mangiare animali”.