Luigi Gubitosi è il nuovo direttore della Rai, indicato con un voto all’unanimità dal Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini e la cui nomina è stata ratificata nel pomeriggio dagli azionisti.

La seduta di oggi è la prima del Cda presieduto da Anna Maria Tarantola, il cui nome al vertice dell’azienda era stato indicato l’8 giugno scorso dal premier Monti insieme appunto con quello di Gubitosi come direttore generale. La Tarantola nel corso della riunione ha spiegato che la “realizzazione di un programma di riequilibrio economico e di rilancio della Rai quale servizio pubblico”. Che, tradotto, significa riordino dei conti.

”Questo cda nasce dopo un iter complesso – ha detto Tarantola nel suo primo discorso nel consiglio di amministrazione Rai -, ha un compito impegnativo e sfidante; la sua composizione, eterogenea per storie personali, professionalità, esperienze, può essere vista come un handicap ma è invece un punto di forza”. Tarantola ha spiegato che il progetto della nuova Rai “si basa su alcuni pilastri di natura economico-gestionale e culturale, tutti ugualmente rilevanti”. Il primo è “una buona governance che si fondi su una chiara distinzione di ruoli e di responsabilità, senza sovrapposizioni, aree grigie, interferenze”. Tarantola ha quindi citato “una situazione economico-finanziaria-patrimoniale in equilibrio e sostenibile nel tempo, che consenta di conseguire anche un nuovo e profittevole posizionamento sul mercato” e “una gestione aziendale basata sull’autonomia e sul merito, che sappia valorizzare, stimolare e premiare le professionalità e i talenti, attenta ai giovani e alle donne”. Tra i cinque pilastri anche “una linea editoriale rispettosa del pluralismo, dell’eticità, della responsabilità, sempre attenta alla finalità pubblica; una linea editoriale che ridia forza e ulteriore significato alla dignità e alla presenza della donna” e “una forte condivisione di obiettivi da parte di tutti noi: del Consiglio, della direzione, dei dirigenti, dei giornalisti, dei colleghi tutti. Fare squadra, una squadra coesa e determinata”.

La Rai poi, ha sottolineato, “è ricca di uomini e donne di valore, di grande professionalità, competenza e passione sulla cui collaborazione sono certa di poter contare. Senza di loro non potrei, non potremmo, raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo. Da parte mia – ha aggiunto – porterò il bagaglio di oltre 40 anni di lavoro in una istituzione (la Banca d’Italia, ndr) che mi ha insegnato molto: il rispetto della cosa pubblica, il rigore nel perseguimento dei fini istituzionali, l’attitudine a valutare il merito e la qualità del lavoro, un metodo orientato al risultato e all’efficienza, a lavorare in squadra”. Tarantola dice di aver “ben presente” la speciale natura dell’azienda che le viene dall’essere anche servizio pubblico, “una condizione che richiede una particolare cura alla qualità complessiva del prodotto, cui improntare tutta la gestione, la programmazione, l’identità stessa dell’azienda”. E come tutte le aziende, “anche la Rai deve avere una progetto e una missione. Auspico che la Rai diventi un’azienda competitiva orientata all’eccellenza nell’informazione”, e che questa sia “autorevole e indipendente”. Ma eccellenza anche nell’intrattenimento, cioè “capace di coniugare divertimento, rispetto e correttezza”, oltre che nella capacità di “elevare il livello culturale del Paese”. 

Luigi Gubitosi: nasce a Napoli il 22 maggio 1961. Nel capoluogo campano si laurea in giurisprudenza; in seguito frequenta la London school of economics, dove svolge studi di economia, e consegue un master in business administration, all’Insead di Fontainebleau. Il manager italiano nel corso della sua carriera professionale è passato per alcune delle più grandi società internazionali, come la Fiat, dove dal 1986 al luglio 2005 ha ricoperto diversi incarichi nel gruppo Fiat: chief financial officer, vice presidente e responsabile tesoreria del gruppo. In quasi 20 anni di lavoro all’interno dell’azienda torinese, Gubitosi ha inoltre ricoperto gli incarichi di presidente del consiglio di amministrazione di Fiat partecipazioni e membro del consiglio di amministrazione di Fiat auto, Ferrari, Cnh, Iveco, Itedi, Comau e Magneti Marelli. Nel 2005 entra in Wind telecomunicazioni, con la carica di direttore finanziario; nel 2007 viene nominato amministratore delegato, ruolo che ricoprirà fino all’aprile al 2011. Nel novembre dello stesso anno viene designato country manager e responsabile del corporate investment banking della Bank of America per l’Italia, ruolo che ricopre in maniera ufficiale dal primo dicembre 2011. Luigi Gubitosi è stato, inoltre, membro del consiglio di amministrazione di Cometa, fondo pensione dei metalmeccanici e del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Scacchi di Torino 2006. Insegna finanza aziendale internazionale presso l’Università Luiss Guido Carli.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Il servizio pubblico che non c’è

next
Articolo Successivo

Emergency chiude il mensile “E”. Gino Strada: “O il giornale o gli ospedali”

next