Nonostante la crisi, aumentano quest’anno i progetti di ricerca sulle malattie genetiche finanziati con i soldi degli italiani da Telethon. Sono stati stanziati 11 milioni e 167 mila euro per la ricerca scientifica e dopo la valutazione da parte della Commissione medico-scientifica internazionale, riunitasi a Pula (Cagliari) dal 20 al 22 giugno, sono stati finanziati ben 44 progetti di ricerca, contro i 36 del 2011. “Tra i migliori progetti quest’anno ce n’erano molti di durata più breve dei tre anni canonici: belli, ben fatti e di minor durata. Questo ha permesso di aumentare il numero di lavori finanziati”, spiega all’Adnkronos Salute Lucia Monaco, direttore scientifico Telethon. Molti studi sono multicentrici, saranno cioè svolti in sinergia da più gruppi distribuiti sul territorio nazionale: in totale sono 66 i laboratori coinvolti. I fondi assegnati a questi gruppi di ricerca vanno così ad aggiungersi a quelli destinati al lavoro degli Istituti Telethon di Napoli e Milano. “In tempi difficili come questi, è un risultato straordinario, che ci rende davvero orgogliosi”, afferma Francesca Pasinelli, direttore generale della Fondazione. “Rispetto all’anno scorso, siamo riusciti a finanziare un numero maggiore di progetti, circa il 17% di quelli presentati, a partire da un numero di domande significativamente più elevato rispetto agli anni precedenti. Inoltre, è una bella soddisfazione osservare che la qualità della scienza proposta è sempre molto alta, come ci confermano ogni anno i membri della nostra Commissione”.
Oltre ai progetti poi, prendono il via ben quattro carriere del programma Telethon Dulbecco, che fin dal 1999 consente a giovani e brillanti scienziati di avviare un proprio gruppo di lavoro indipendente in Italia. I nuovi Telethon Scientist, due dei quali sono giovani scienziati rientrati dall’estero, riceveranno un finanziamento di 517 mila euro di durata quinquennale che consentirà loro di mettere in piedi un proprio laboratorio targato Telethon in altrettanti centri di ricerca italiani. In particolare, Ester Zito (35 anni), rientrerà in Italia da Cambridge per studiare le basi molecolari delle miopatie ereditarie presso l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Altro acquisto dall’estero è Shimako Kawauchi, giapponese classe 1971, che dall’Università della California si trasferirà con tutta la famiglia a Trento, al Centro di biologia integrata dell’Università, per studiare la rara sindrome neurologica di origine genetica di Cornelia De Lange. Sempre a Trento arriverà anche Maria Pennuto, 41 anni, per provare a sviluppare nuove strategie terapeutiche contro una grave malattia ereditaria dei muscoli, quella di Kennedy. Infine, l’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli accoglierà Carmine Settembre, 34 anni, che dal Baylor College of Medicine di Houston rientrerà nella sua città natale per continuare a studiare le malattie da accumulo lisosomiale, in particolare i danni che queste patologie metaboliche arrecano alle ossa. Accanto ai nuovi ingressi, inoltre, la Commissione ha valutato positivamente il rinnovo del finanziamento a due membri più anziani dell’Istituto Telethon Dulbecco, Luca Scorrano dell’Istituto veneto di medicina molecolare di Padova, che si occupa di malattie mitocondriali, e Lorenzo Puri della Fondazione Santa Lucia di Roma, che studia invece la distrofia muscolare di Duchenne.