Un’esibizione davvero travagliata, quella della cantante statunitense in Emilia. Lodevole lo sforzo iniziale di approntare per la catastrofe del terremoto un live con una parte d’incasso (il ricavato di t-shirt con foto vendute per l’occasione, n.d.r.) da devolvere in beneficenza alle persone colpite dal sisma di maggio 2012. Data fatidica doveva essere il 19 luglio, ma allo stadio Braglia di Modena. A metà giugno, un nuovo spostamento voluto dal management dell’autrice di Not that kind, in Italia seguita dall’ufficio comunicazione Copetti, al parco Nord di Bologna. Infine, a 24 ore dal concerto, un nuovo rinvio a data da destinarsi a seguito di scosse (ieri, 17 luglio, solo due sotto i 3.0 Richter, n.d.r.) che a definirle tali, per coloro i quali vivono nella bassa modenese e che avrebbero dovuto beneficiare della solidarietà di Anastacia, sembra quasi una beffa.