“Ho trovato le parole di Di Pietro francamente indecenti“. Così Pierluigi Bersani, intervistato da Mario Orfeo alla Festa dell’Unità di Roma, commenta il videomessaggio che Antonio Di Pietro ha dedicato al presidente della Repubblica Napolitano. Il leader dell’Idv ha definito la decisione del Capo dello Stato di sollevare il conflitto d’attribuzione come “una scelta drastica che non nobilita le istituzioni ma le mortifica”. Il segretario del Pd ribatte polemicamente: “Di Pietro sa benissimo, come sanno tutti, compresi i magistrati, che il Presidente Napolitano non ha nessuna ragione di difendere la sua persona”. E aggiunge: “Il Presidente ha chiesto alla Corte Costituzionale di chiarire un punto delicatissimo che riguarda i rapporti tra poteri dello Stato e istituzioni della Repubblica. La Corte Costituzionale ha questo compito ed è giusto che chiarisca perchè tutti vogliamo essere ubbidienti alla nostra Costituzione che è la più bella del mondo”. Bersani esprime la sua anche sulle intercettazioni. “Nessuno impedisca alla magistratura” – afferma – “di lavorare con le intercettazioni e alla stampa libera di pubblicarle. In uno stato di polizia, però, non accetteremmo un uso distorto delle intercettazioni. Non vedo ragioni per cui dovremmo accettarlo in uno stato democratico”. Il segretario del Pd assicura, infine, che il ritorno di Berlusconi non è sinonimo di una sua vittoria ed espone commenti al vetriolo su Grillo e, ancora una volta, su Di Pietro. “Quelle due personalità, pur diverse” – sostiene Bersani – “se viene loro posta la domanda ‘cosa è la destra o cosa è la sinistra’, rispondono che non interessa. Questo è l’elemento distintivo del populismo, che è il tentativo di mescolare tutto e di portare la gente dietro uno che suona il piffero o che lancia insulti“. E conclude con un esempio: “Un risparmiatore normale straniero non investirebbe mai i suoi risparmi in Italia. Se la sua banca dà un’occhiata al nostro paese, vede il Pd, che adesso è il primo partito e che parla di risanamento, di sviluppo, di crescita. E poi vede uno che dice di uscire dall’euro domani mattina, un altro che dice di non pagare i debiti e un altro ancora che insulta il Presidente della Repubblica. Già siamo a rischio, questi tipi di risposta possono davvero farci deragliare. Noi del Pd invece siamo responsabili e combattivi, rispondiamo a muso duro quando uno dice una sciocchezza”
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