Silvio Berlusconi ha annunciato di tornare in pista come leader per le prossime elezioni. Sarebbe il suo sesto tentativo dal 1994 di diventare presidente del Consiglio. In attesa di verificare se all’annuncio seguiranno i fatti, e in quali condizioni politiche, “Uomo da marciapiede” ha chiesto in giro se il suo nome sia ancora considerabile ‘elettoralmente’ competitivo. La maggioranza delle persone intervistate non ne può più di lui. Lo considerano un “brand” logoro, ormai privo di ogni credibilità, e in generale giudicano negativamente la sua ricandidatura, che è vista dai più come il sintomo più evidente di un paese politicamente bloccato. In tanti dichiarano di aver deciso di non votarlo più, delusi da anni di scandali, fallimenti e vane promesse. Ma il personaggio ha abituato a incredibili rimonte e anche tra delusi e detrattori c’è chi non lo sottavaluta. “Purtroppo ha ancora un suo pubblico”, è una delle risposte più diffuse. E per strada ci si imbatte in quel “target” : probabilmente è insufficiente a vincere le elezioni, ma ancora consistente e di fede incrollabile. Per questo, in una fase politica confusa e caratterizzata da vuoto di leadership, per molti, nonostante tutto, l’uomo di Arcore può ancora dire la sua, a patto di inventarsi nuove suggestioni di forte impatto di Piero Ricca, riprese e montaggio di Pietro Menditto
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