Fra le Borse europee, si salva solo Atene, Piazza Affari perde oltre il 4%. Lo scostamento fra Btp e Bund non accenna a scendere, mentre quello sui titoli di Madrid è sopra quota 600 punti, con il rendimento oltre la soglia d'allarme
Spread Btp/Bund alle stelle (vicino a quota 500), differenziale tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi a 608 punti, Madrid maglia nera d’Europa con una perdita vicina al 6%. Sono questi i numeri della giornata nera della finanza europea, con il differenziale dei titoli di stato iberici che ha fatto segnare un record storico e i listini europei tutti in negativo. La più colpita è la Spagna: paradossalmente proprio dopo l’approvazione in via definitiva del programma di aiuti per ricapitalizzare le banche spagnole, gli indici hanno accelerato la loro discesa. “Nel pomeriggio due notizie negative hanno pesato sull’andamento dei mercati, Valencia che ha chiesto aiuto allo Stato – spiega Marco Valli, capo economista area euro di Unicredit – e la decisione della Bce di non ammettere i bond greci come collaterali, fino a una nuova valutazione della Troika”.
Lo spread tra titoli italiani e tedeschi non dà segni di voler calare dai picchi degli ultimi giorni: il differenziale tra Btp-Bund è di 498 punti, dopo aver toccato questa soglia psicologica qualche ora fa. Il rendimento del decennale italiano è al 6,15%. Quello spagnolo segna il record storico: 613 punti base per un tasso record del 7,3%, ormai ben oltre la soglia che ha costretto altri paesi dell’area a chiedere accesso a un piano di aiuti. Massimo storico anche per il rendimento dei Bonos a cinque anni, schizzato al 6,9%.
Milano chiude a -4,38% (a 13.067,22 punti), mentre aveva iniziato la giornata in affanno ma con perdite inferiori. In difficoltà anche il comparto bancario, con Unicredit in calo del 6,17% e Intesa Sanpaolo (-4,94%); male gli energetici (Eni -3,27%, Enel -4,22%) e gli industriali (Fiat -2,54%, Prysmian -4,01%). Cali decisi ma più contenuti per Francoforte (-1,9% con il Dax a 6.630,02 punti) e Parigi (-2,14% con il Cac 40 a 3.193,89 punti). Se la cava con un arretramento dell’1,09% l’Ftse 100 di Londra, a quota 5.651,77 punti.
La situazione europea preoccupa anche l‘Asia. Il timore è che ci possa essere un effetto domino tra i Paesi del Vecchio Continente, nonostante le misure di stimolo messe in atto per rivitalizzare l’economia. I listini guardano all’Eurogruppo di oggi che si appresta a stanziare 100 miliardi per le banche spagnole. Sul fronte asiatico l’indice d’area Msci viaggia a ridosso della parità con Tokyo che lascia sul terreno quasi un punto e mezzo. Sul Nikkei pesano le vendite di Nec (-3,8%) con Moody’s che ha tagliato l’outlook da stabile a negativo, Nomura (-3,7%), Olympus (-3,6(%), Panasonic (-3,51%). Cali, tra le singole Piazze, anche di Hong Kong, Shanghai e Sidney. “Per il mercato la situazione continuerà ad essere di cambiamento”, spiega a Bloomberg Tv Steven Sun, equity strategist di Hsbc. “Le banche centrali stanno allentando la politica monetaria per abbassare la volatilità dei mercati finanziari ed evitare la crescita del rischio”, aggiunge.