La Spagna sente la bancarotta più vicina: ad allentare la tensione sociale arriva la decisione dell’Eurogruppo. La riunione ‘virtuale’ tra i ministri delle finanze della zona euro, durata un paio d’ore, ha firmato il memorandum d’intesa con il governo spagnolo e definito le condizioni tecniche dell’assistenza finanziaria. Si tratta di un primo pacchetto di aiuti, all’interno di un intervento più ampio (pari a 100 miliardi di euro) per la ricapitalizzazione delle banche spagnole, dopo la richiesta arrivata il 25 giugno scorso. Una prima tranche da 30 miliardi dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni. Ma questo annuncio non basta ai mercati: lo spread resta in tensione, quello tra i Bonos e il decennale tedesco tocca i 601 punti. Tra i listini europei, Milano e Madrid, conquistano la maglia nera in Europa, con perdite del 3%.
L’Eurogruppo si è espresso all’unanimità: senza precisare l’esatto ammontare del bisogno (che sarà chiarito dopo gli stress test sulle banche) nè i tassi di interesse del prestito. Definito invece il tasso di maturità con una media fino a 12,5 anni, per esborsi individuali fino a 15 anni. I prestiti arriveranno agli istituti di credito attraverso il Fondo per la ristrutturazione ordinata delle banche (Frob), che agirà come agente del governo spagnolo. L’Eurogruppo, conclude la nota diffusa a Bruxelles, “è fiducioso che la Spagna onorerà i suoi impegni in base alla procedura di deficit eccessivo e sulle riforme strutturali (progressi in queste aree saranno regolarmente e strettamente monitorati parallelamente alla condizionalità sul settore finanziario) ed è convinto che le riforme collegate all’accordo contribuiranno ad assicurare il ritorno alla solidità ed alla stabilità di tutto il settore bancario”.
Le decisioni prese oggi sono un “passo importante verso la soluzione della crisi. Ma ora Madrid deve rispettare gli impegni presi sulla riduzione del deficit”. A dirlo è il portavoce del commissario Ue agli affari economici Olli Rehn, ricordando che “ci sono azioni importanti in corso” sul fronte spagnolo, dalle misure di risanamento dei conti pubblici alle riforme strutturali che permetteranno al paese di riportare la sua economia su una “strada sostenibile” e “recuperare la fiducia dei mercati”. Intanto la regione di Valencia ha chiesto accesso al programma da 18 miliardi lanciato ieri dal governo spagnolo per sostenere le regioni più indebitate. I finanziamenti verranno concessi solo alla condizione che vengano rispettati in modo rigido i piani regionali per la riduzione del deficit.