Disperato il sindaco del capoluogo romagnolo, Fabrizio Matteucci: "Danno ambientale di proporzioni devastanti che coinvolge uno dei luoghi piu' belli e di maggior pregio del nostro territorio". Le fiamme sono durate un giorno intero e sono state avvistate dalle migliaia di turisti che villeggiano sull'alta costa romagnola
Secondo le prime stime, l’incendio potrebbe avere causato un danno dalle 2 alle 3 volte superiore da quello creato dal rogo scoppiato a fine giugno nella stessa zona, che distrusse quasi 10 ettari di pineta. Trenta ettari in fumo corrispondenti all’area verde di Bevanella, la pineta di Lido di Classe e, dopo ieri, quella di Lido di Dante.
“Ci troviamo di fronte ad un danno ambientale di proporzioni devastanti che coinvolge uno dei luoghi piu’ belli e di maggior pregio del nostro territorio” ha aggiunto il sindaco Matteucci, precisando che “l’incendio è stato causato dall’uomo. Se casualmente o dolosamente, lo si appurerà in seguito. L’eventuale presenza o meno di vari punti di innesco sarà determinante per stabilire se c’è stato dolo oppure no”. Quanto all’intervento di spegnimento: “mi sembra siano stati svolti con la massima tempestività e con grande efficacia, nonostante i momenti di difficoltà causati dal forte vento e dal mare mosso”.
“Tutte le nostre pinete sono assolutamente sigillate, sulla base dei nostri strumenti urbanistici, ad ogni ipotesi di cementificazione che riguardi anche un solo metro quadrato” – ha concluso Matteucci – “L’incendio di queste ore ha inferto un danno micidiale che a Ravenna non ha precedenti” rimarca il sindaco, precisando che “sono andati in malore 40 ettari di pineta”. “Vista di giorno fa l’effetto di una Hiroshima ambientale” prosegue il primo cittadino, assicurando che ora “comunita’ ed istituzioni affronteranno il tema della rigenerazione ambientale dell’area distrutta dal fuoco: bisogna partire subito, ma sara’ un’impresa che durera’ decenni”.