Scienza

Miopia, nel Dna degli ammutinati del Bounty la chiave genetica della malattia

Al centro della ricerca, gli abitanti dell’australiana Norfolk Island, a circa 1.600 km a nord-est di Sydney. Lo studio ha mostrato che il tasso di miopia tra queste persone, che discendono dai celebri marinai, è circa la metà di quello della popolazione australiana

Nel Dna dei discendenti degli ammutinati del Bounty, che ancora oggi vivono su un’isola del Pacifico, potrebbe celarsi il segreto per sconfiggere la miopia. Queste persone, infatti, presentano uno dei più bassi tassi di miopia del mondo e potrebbero dunque fornire la chiave per svelare le cause genetiche della malattia. E’ quanto emerge da uno studio che ha cercato di coinvolgere tutti i 1.275 residenti dell’isola con più di 15 anni. Il Norfolk Island Eye Study, ancora in corso, è descritto su “Investigational Ophthalmology and Visual Science”. Al centro della ricerca, gli abitanti dell’australiana Norfolk Island, a circa 1.600 km a nord-est di Sydney. La ricerca ha mostrato che il tasso di miopia tra queste persone, che discendono dai celebri ammutinati del Bounty, è circa la metà di quello della popolazione australiana.

L’ammutinamento del Bounty, avvenuto nel XVIII secolo, è il più famoso evento di questo tipo nella storia della marina britannica. Guidato da Fletcher Christian, l’ammutinamento sulla nave del capitano William Bligh risale al 1789. Gli ammutinati si stabilirono prima a Tahiti, per poi fuggire insieme alle loro compagne indigene nella più lontana Pitcairn Island per evitare l’arresto da parte del capitano della Marina di Sua Maestà Edward Edwards, che era giunto dalla Gran Bretagna per punire i ribelli. Circa 60 anni dopo l’arrivo su Pitcairn, poi, quasi 200 discendenti degli ammutinati originali si spostarono a Norfolk Island per sfuggire a una carestia.  “Abbiamo scoperto che il tasso di miopia del gruppo di Pitcairn è circa la metà di quello della popolazione australiana, di conseguenza è uno tra i più bassi al mondo” ha spiegato David Mackey, oftalmologo dell’University of Western Australia e amministratore delegato del Lions Eye Institute australiano, che condotto questo lavoro. Inoltre fra gli altri abitanti di Norfolk Island – non legati ai ribelli britannici – il tasso di miopia è approssimativamente simile a quello della popolazione australiana. Mackey ha spiegato che le differenze genetiche nella popolazione di Norfolk Island potrebbero portare a scoprire le cause della miopia, ma secondo l’esperto sembra anche che passare poco tempo all’aperto aumenterebbe il rischio di questo problema della vista. “In grandi città dell’Asia orientale come Singapore, Taiwan e Hong Kong, la miopia è diventata molto comune e pensiamo che ci siano anche fattori ambientali che hanno portato a questo cambiamento”, ha detto lo studioso.