Erano circa 400 i NoTav che hanno dato vita a due cortei, uno da Giaglione e l’altro da Chiomonte, che ieri notte hanno raggiunto il cantiere dell’alta velocità La Maddalena in Val Susa. Ma tra i manifestanti pochi erano valligiani, i cortei erano composti da attivisti provenienti da tutta Italia. Arrivati davanti alle reti che delimitano l’area di cantiere i NoTav si sono schierati silenziosamente, la polizia li attendeva con gli idranti già aperti. Pochi minuti di quiete e poi, poco dopo le 22, l’inizio degli scontri. I NoTav tiravano sassi, bombe carta e petardi, a cui le forze dell’ordine rispondevano con idranti e una grande quantità di lacrimogeni. I manifestanti, muniti di maschere antigas sono riusciti a rimuovere uno dei jersey posizionati a difesa del cantiere. Una bomba carta ha ferito il capo della Digos Giuseppe Petronzi, che è stato immediatamente trasportato in ospedale. Al termine degli scontri, una parte dei manifestanti si è diretta a Chiomonte, dove è stato allestito il campeggio NoTav. Qui vi è stato ancora uno scambio tra attivisti e forze dell’ordine, questi ultimi hanno sparato dei lacrimogeni, mentre i primi hanno risposto con un lancio fitto di pietre di Cosimo Caridi