Sono anni che si sente parlare dei moderati. Una categoria antropologica non meglio definita (conoscete qualcuno che si autodefinisce ‘un moderato’? Berlusconi a parte, naturalmente) ma che a detta di tutti, sinistra e destra, laici e cattolici, giovani e meno giovani, è importante intercettare per vincere le elezioni.
Ho cercato i moderati per anni, volevo chiedere loro come si fa a essere così speciali, ambiti, desiderabili. Volevo capire se potessi essere loro amico, se loro mi ritenessero sufficientemente moderato per poter stare con loro.
Da oggi, finalmente, ho capito cosa sono i moderati italiani. Sono persone che ritengono che l’amore tra due persone dello stesso sesso abbruttisca la società e che non ritengono che l’amore sia un diritto. Sono persone che si sposano, divorziano, vanno di giorno al Family Day e di notte organizzano festini così divertenti da mandare le signorine moderate in ospedale.
Sono persone che ignorano gli esiti di un referendum e fanno di tutto per privatizzare i beni comuni, l’acqua in particolare. In Italia però c’è un organismo che si chiama Corte Costituzionale, evidentemente non molto moderato, che ricorda ai moderati che nell’articolo uno della Costituzione c’è scritto: “La sovranità appartiene al popolo”. Almeno per il momento.
Sono persone che ritengono Mangano un eroe, Borsellino un po’ meno, Ingroia un cancro. I moderati vincono le elezioni ma certe volte finiscono in carcere per mafia. I moderati hanno promesso ‘Meno tasse per tutti’ e grazie a frasi così belle da dire e difficili da rendere realtà si sono fatti eleggere. Oggi so che i moderati dicono bugie. Soprattutto i loro tesorieri.
I moderati hanno case bellissime, anche se la loro proprietà non è sempre chiarissima. Sempre a proposito di case: i moderati ridono dopo i terremoti.
I moderati si sono alleati con chi voleva dividere l’Italia e nello stesso tempo applaudivano chi la voleva tenere unita. I moderati lottano per il crocifisso, respingono il migrante disperato non si preoccupano di creare il reato di tortura. I moderati si dicono liberali ma vogliono decidere come devo morire.
Adesso che ho capito cosa sono i moderati, ho capito anche che non lo sono. E non me ne dispiaccio.