Cosa ci fa un uomo in tutù rosa nel bel mezzo di un deserto roccioso? Non si tratta dell’ultima trovata pubblicitaria di qualche azienda americana, bensì del progetto di Bob Carey, fotografo statunitense impegnato nella lotta contro il cancro al seno. “The Tutu Project” nasce nel 2003 per “scherzo”, come racconta Bob sul suo sito-web. E in effetti sfogliando l’album virtuale di Bob è difficile rimanere seri.

Un'immagine di "The tutu projet" (Chester, New York. 2012)

Di certo l’auto-ironia non manca al fotografo statunitense, la cui fisionomia si avvicina più a quella dell’attore statunitense John Belushi che a Roberto Bolle, ètoile del teatro La Scala.

Utilizzando il principio opposto a quello che ha ispirato Martin Handford (inventore del celebre rompicapo illustrato “Dov’è Wally?”), Bob si è fotografato in diversi contesti, con indosso un unico e inconfondibile capo d’abbigliamento: un tutù di tulle rosa.

Alle prime fotografie scattate lungo la costa occidentale degli States, si sono aggiunte nel corso degli anni nuove immagini, che immortalano Bob disteso sulle strisce pedonali a Times Square, in un campo di mais in Arizona e persino all’ingresso di un piccolo paese in provincia di Lucca (Vitania).

Si tratta di un reportage fuori del comune, che Bob ha deciso di portare avanti quando nel 2003 si è trasferito con Linda, sua moglie, nel New Jersey. Sei mesi dopo il trasferimento nella East coast, a Linda è stato diagnosticato un cancro al seno, sconfitto e poi ricomparso nel 2006.

“In questi ultimi nove anni – racconta il fotografo in tutù – sono rimasto impressionato dalla forza, dalla bellezza e dallo spirito di mia moglie”. Il cancro di Linda, spiega Bob, ci ha insegnato che a volte “la migliore cosa da fare – non l’unica cosa – per affrontare un’altra giornata è ridere di noi stessi, e condividere una risata con gli altri”. Una risata che può aiutare anche nella raccolta di fondi contro il cancro al seno. Bob, infatti, a seguito dell’entusiasmo con cui sono state accolte le prime fotografie, ha deciso di raccogliere i suoi scatti in un libro, “Ballerina”.

La pubblicazione del libro, completamente auto-finanziata, è prevista per il prossimo autunno. Ad accompagnare le immagini, annuncia il fotografo, ci saranno anche storie divertenti sulle sue avventure in tutù.

L’obiettivo è raccogliere 75.000 dollari che saranno destinati alle organizzazioni impegnate nella lotta contro il cancro al seno, come Cancercare.org e il dipartimento di medicina integrativa presso il Beth Israel medicine center (Bimc).

Come aderire al progetto? Per 650 dollari tutti gli interessati potranno ricevere un’edizione speciale delle fotografie autografate di Bob (valutate al momento per 1.200 dollari) assieme alla prima edizione di Ballerina. Inoltre, i partecipanti saranno menzionati ufficialmente nel libro e nella pagina Facebook del progetto. E’ possibile contribuire all’iniziativa anche acquistando una T-shirt con il logo del fotografo ‘ballerino’ (30 dollari), una pre-vendita del libro autografato o facendo una donazione.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Chirurgia plastica, appena ho 18 anni? “Mi rifaccio”. Documentario al Giffoni

next
Articolo Successivo

La proposta della Iaaf: sesso degli atleti stabilito da livello testosterone

next