Il vincitore della maratona di Atene 2004 si confessa. E ricorda non solo i momenti più belli della sua carriera, le sue vittorie e le sue sconfitte, ma esprime anche opinioni sulla situazione politica ed economica del Paese
Maratoneta, Stefano Baldini ha tra i suoi successi spicca la medaglia d’oro olimpica conquistata nella mitica maratona delle Olimpiadi di Atene del 2004, conclusa con il tempo di 2 ore 10 minuti e 55 secondi (decimo miglior tempo di sempre ai Giochi olimpici) e disputata sullo storico percorso da Maratona allo Stadio Olimpico di Atene. Ha vinto anche la maratona ai Campionati Europei di Budapest 1998 e Göteborg 2006, oltre ad aver vinto quelle di Roma e Madrid ed essere arrivato due volte secondo a Londra. Ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi: le ultime tre nella maratona (Sidney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008), mentre nella prima (Atlanta 1996) ha corso i 5mila e 10mila metri.
Nome?
Stefano
Età?
41 anni
Dove vivi?
Rubiera, in provincia di Reggio Emilia
Professione?
Allenatore
Cantante e/o canzone preferita?
Luciano Ligabue, uomo della mia terra
Film, attrice e/o attore preferiti?
Il film Revenge, e come attore De Niro
Uno sportivo che ammiri del passato?
Micheal Jordan
Uno sportivo che ammiri del presente?
Usain Bolt
La persona che stimi di più in assoluto?
Il mio allenatore e mentore, il Professor Gigliotti, che ha vinto l’oro con me (ad Atene 2004 ndr.) e con Bordin nel 1988 a Seul
Programma tv preferito?
Zelig
Che giornali leggi?
Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e Resto del Carlino
Il libro che stai leggendo, o l’ultimo letto?
L’allenatore di atletica leggera, del Centro Studi della Fidal
Il sito internet che visiti di più?
Quello del Sole 24 Ore
Dio esiste?
Sì esiste
Allah esiste?
Anche lui
Destra o sinistra?
Apolitico, gli atleti sono proprietà di tutti
Sei favorevole ai matrimoni omosessuali?
Non sono favorevole
Cosa pensi del governo Monti?
Che ha sbagliato a fare i conti
E’ stato giusto o sbagliato rinunciare alla candidature per Roma 2020?
Sbagliato. Perché da qui al 2020 molte cose sarebbero cambiate e una città come Roma avrebbe avuto una grande opportunità per crescere e sistemare molte cose
Nello sport la crisi si sente?
Si sente tantissimo, a tutti i livelli. Sia a livello di reclutamento delle società sia a livello più alto
Nel tuo sport si sente?
Sì, tantissimo
Ti preoccupa la crisi?
Mi preoccupa perché troppe persone, più di quelle che pensiamo, vivono una situazione di disagio
Per i tuoi figli?
No, non mi preoccupa. Perché ci sarà sicuramente un ritorno alla crescita e perché, se i giovani saranno umili e sapranno adattarsi, come lo sport insegna, troveranno un posto di lavoro
Una soluzione per la crisi?
Fare un passo indietro e tornare a sudare e faticare un po’. Un sacco di laureati si possono anche adattare a fare un mestiere per cui non si è studiato
Fai la raccolta differenziata?
Si, assolutamente. Magari la facessero tutti come la faccio io. Ci tengo molto
Prendi i mezzi pubblici?
Sì, soprattutto nelle grandi città
Pratichi ancora sport?
Se riesco tutti i giorni
Hai sacrificato qualcosa della vita per lo sport?
Un po’ la compagnia dei miei amici quando avevo 18 anni. Quella è stata l’unica rinuncia, che comunque rifarei perché tanto gli amici non si perdono
Cosa hai vinto?
Nella vita una famiglia, nello sport la conoscenza di me stesso
La tua vittoria indimenticabile?
Atene 2004: la maratona storica da Maratona ad Atene
La sconfitta più brutta?
Sidney 2000, un’Olimpiade che non ho concluso
La vittoria di qualcun’altra/o che avresti voluto tua?
Il bronzo di Jury Chechi ad Atene, meraviglioso
Al tempo facevi sesso prima delle gare?
Sì
Esiste il doping?
Certo
Più adesso o prima?
Uguale
Hai mai pensato di aver perso perché un tuo avversario si dopava?
No, non l’ho mai pensato. L’avessi fatto avrei dovuto smettere il giorno dopo
Il tuo ricordo delle Olimpiadi?
Tutto il mondo racchiuso in un anello di quattro chilometri, cioè il villaggio olimpico: una cosa fantastica
Cosa è cambiato da allora ad oggi?
Non molto da allora. E’ diventato un evento di portata immensa dal punto di vista economico, ma le gare sono sempre gare. E sono gli atleti a fare grandi le Olimpiadi, come sempre
Cosa è cambiato negli atleti?
Nulla, lo spirito olimpico è lo stesso
Cosa ti aspetti da Londra 2012?
Mi aspetto molto fair play. Una bella Italia che sa soffrire, vincere e perdere con dignità