“Se avessi la sensazione di imminenti svolte sul piano dell’accertamento della verità, beh probabilmente non avrei neanche accettato la proposta di andare in Guatemala“. Così il magistrato Antonio Ingroia spiega la sua scelta di trasferirsi in centro America ai microfoni de ilfattoquotidiano.it. “Non credo che si possa con questi strumenti e in questa situazione in Italia fare dei grossissimi passi avanti a breve” ha detto il procuratore aggiunto di Palermo che da settembre andrà in Guatemala a ricoprire un incarico all’Onu. “Il conflitto d’attribuzione sollevato dal presidente Napolitano e le posizioni di Scalfari? La mia scelta era maturata da un po’ certo, ma nella mia decisione di partire per il Guatemala ha inciso la considerazione che sono abbastanza scettico sulla possibilità di fare dei grossi passi avanti verso la verità in queste condizioni in Italia” di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti