Presidio davanti Montecitorio di una delegazione di lavoratori dell’Irisbus Valle Ufita. Durante la protesta degli operai, che hanno contestato incatenandosi davanti alla Camera, passa Massimo D’Alema del Pd. “Non serve a nulla, tutto questo non serve a nulla” – rimprovera il deputato del Pd, mentre si confronta con alcune tute blu visibilmente indignate. “Non state facendo nulla neanche voi” – risponde uno dei lavoratori. Un altro ancora, incatenato, grida: “Marchionne ha deciso di chiudere il nostro stabilimento e voi non avete detto niente. Avete paura di Marchionne, ma lo volete mandare affan…“. D’Alema abbozza sorrisi imbarazzati e risponde: “Ma se lo mandiamo affanc…quello chiude e non lo vediamo più”. L’operaio rincara la dose: “Non facciamo la passerella, D’Alema. Noi non ce la facciamo più”. Il politico non ci sta e reagisce con stizza. “Io sono venuto a parlare con voi” – replica – “Non c’era nessuna campagna elettorale, non piglio voti da voi altri e quindi non faccio passerelle. Vengo perché m’interessa il problema, hai capito? E smettila di dire cazzate”. Alla fine del vivace confronto con gli operai della Irisbus, il deputato, sollecitato dall’On. Francesco Barbato (Idv), partecipa alla colletta necessaria a pagare il viaggio di ritorno della delegazione degli operai campani di Manolo Lanaro
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