In Rai si discute ancora dello stipendio di Luigi Gubitosi, il nuovo direttore generale, 650 mila euro all’anno con contratto a tempo indeterminato. E l’esercito di precari che affolla viale Mazzini non ci sta. “Io prendo mille euro al mese – racconta una lavoratrice ai microfoni de ilfattoquotidiano.it – e sono a progetto da anni. Ci dicono che devono tagliare, ci tolgono stampanti e fax e poi aumentano gli stipendi ai manager?”. Un altro dipendente è un giornalista, sempre a progetto: “In Rai è molto diffusa questa tipologia di contratti soprattutto per il lavoro nelle trasmissioni giornalistiche”. Anche Antonio Di Bella, direttore di Rai Tre affronta la crisi dell’azienda pubblica: ” Sono preoccupato per i prossimi passi, noi come rete abbiamo sofferto i tagli, ma non mi faccia commentare lo stipendio dei superiori” di Nello Trocchia
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione