Un genitore alla ricerca d’informazioni sui vaccini su internet, farà un’esperienza terribile. Secondo diverse pagine web (tutte accuratamente senza alcuna attendibilità scientifica) i vaccini fanno male, sono inutili, causano le più svariate malattie, sono pericolosi.

I tempi cambiano, la nostra è la prima generazione nella quale i nipoti insegnano ai nonni: in particolare l’uso del computer. Quando i nonni erano piccoli e vedevano i loro compagni di scuola assentarsi per non tornare mai più tra i banchi perché uccisi dalla pertosse o dalla difterite non c’era internet e alla salute ci pensavano i medici (che primitivi, i nostri avi), ancora Google non c’era e ci curavamo andando dal “dottore”. Io ricordo benissimo i bambini con la stampella o il tutore per colpa della poliomielite, come ricordo gli strazianti servizi giornalistici sulle persone costrette a passare la vita dentro il “polmone d’acciaio” poiché in caso contrario sarebbero morte, sempre per colpa della poliomielite, a quei tempi i vaccini erano preziosi.

Il nonno dice al nipote: “quando ero piccolo si moriva di bronchite” ma il nipote ha letto su internet che i farmaci sono dannosi e quindi è meglio non usarli. Poi arrivò il web, un progresso indiscutibile: informazione, conoscenza e cultura possono raggiungere ogni angolo del mondo, tutti possono sapere in pochi secondi la data di nascita di Napoleone o la capitale dello Zambia. Questo renderà tutti più colti, preparati, consapevoli, si diceva. Diminuirà l’ignoranza e le superstizioni e la creduloneria saranno retaggi del passato di popolo bigotto e analfabeta, finalmente ci libereremo del sistema che ci opprime, del “grande fratello” che ci condiziona, saremo liberi e consapevoli, non come i nostri nonni.

La gente scoprirà grazie ad internet che “i vaccini fanno male” perché leggerà di due morti e poi molti bambini hanno avuto anche la febbre, che senso avrebbe vaccinare? Si dice poi che i vaccini causino l’autismo e questo è sicuramente vero, lo dicono su Facebook. In verità hanno fatto tanti studi che lo negano e la comunità scientifica è d’accordo sul fatto che questa sia un’ipotesi senza basi ma gli studi sono falsi, lo dicono su internet sia un imprenditore dei trasporti che un omeopata ed un infermiere. Se vogliamo dirla tutta, non è solo di vaccini che parla internet.

Grazie a questo strumento abbiamo scoperto che esistono tante cure segrete per il cancro e se, come dicono, la medicina lascia morire la gente, chi usa queste cure guarisce nel 99% dei casi e ci sono pure i testimoni alcuni sono addirittura medici! Certo, tutti ex medici: radiati, pensionati, arrestati, qualcuno pure dichiarato psicopatico ma sono semplicemente boicottati, nessuno vuole ammettere che hanno scoperto la cura del secolo. Gli esperti che ci guidano verso la verità sono tanti: un ex regista giura che ha curato la madre dal tumore con la tintura di iodio, un ex croupier consiglia gli impacchi di ricotta per i tumori e un elettrotecnico dice che i farmaci sono tossici e fanno male, su Facebook poi c’è uno che sconsiglia di andare dai medici, però lui (lo farà per motivi didattici) va in ospedale per i suoi problemi di cuore: non sono poveri sbandati hanno siti seguitissimi.

I medici e gli studiosi li smentiscono, li chiamano ciarlatani, ma sicuramente ci nascondono la verità. Pensate che grazie a internet si scopre che la Coca-Cola contiene E150 che è cancerogeno e nessuno ce lo dice! Certo, si tratta di zucchero caramellato (che ha una cancerogenicità teorica, come quella del caffè e del prosciutto) ma se dicono che provoca il cancro (e soprattutto se si tratta di un prodotto americano cattivo quasi come gli OGM), non può che essere vero. Ancora? Le scie degli aerei (quelle scie di vapore che facevano dire ai nonni: “da grande voglio fare il pilota!”) sono in realtà pericolosi veleni sparsi sulle nostre teste. Non ci credete? Lo dice persino un geometra che ora fa lo studioso di “scie chimiche” ed anche l’on. Di Pietro ha presentato un’interrogazione parlamentare sul tema, qualcuno vorrebbe forse ipotizzare che i nostri politici siano ignoranti o che il lavoro di “studioso di scie chimiche” non esista”?

Aspettiamo il momento nel quale questo meraviglioso strumento si diffonderà in tutto il mondo, in India ad esempio, dove ancora centinaia di bambini ignari, non conoscendo Google, restano paralizzati dalla poliomielite o in altri stati dove non c’è nemmeno il pane da mangiare e forse nemmeno i nonni, figurati internet e si muore a 5 anni di infezione o di emorragia o dissenteria, non come noi, che usiamo il PC e moriamo consapevoli: fanno bene i nostri governanti a tagliare sulla ricerca, non ne abbiamo bisogno, Google basta ed avanza. Le nostre informazioni sulla salute sono tutte lì, non servono biologi, medici, scienziati o ricercatori, tutto è a disposizione con un click, non ci servono nemmeno i nonni. Abbiamo fregato il sistema. D’altronde, l’ignoranza  è forza.

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