Quando realtà e finzione si mescolano fino a confondersi. Succede anche questo alle Olimpiadi di Londra 2012. Durante il suo giro per la capitale britannica, dove è arrivata sabato 21 luglio, la fiaccola olimpica ha attraversato diversi luoghi simbolo e lunedì 23, poco dopo l’ora di cena, è arrivata fino ad Albert Square. Peccato che questa piazza – situata nella zona est di Londra, a due passi dallo Stadio Olimpico – non esista nella realtà, ma sia solo uno dei luoghi di fantasia dove si svolge la soap opera Eastenders che, da oltre un quarto di secolo, racconta sulla BBC le disavventure di un’immaginaria comunità dell’Eastend londinese.
Ad Albert Square la torcia, quella vera, circondata dalle guardie predisposte e dal corteo ufficiale, è quindi finita mani dell’attore Perry Fenwick, e nello stesso momento in quelle di Billy Mitchell, il personaggio che Fenwick interpreta nella telenovela. Perché questo passaggio della fiaccola olimpica non solo faceva parte del programma ufficiale, ma anche di quello di finzione, essendo stato ripreso ‘live’ durante la puntata di lunedì sera di Eastenders, trasmessa dal vivo dalle 9 di sera e seguita da quasi dieci milioni di spettatori. Approfittando della confusione tra il piano di realtà e quello della fiction, il personaggio Billy Mitchel nella prima puntata del lunedì della soap riusciva, dopo una lunga serie di peripezie, a tornare verso casa, nell’immaginario quartiere popolare di Walford, situato appunto nell’est di Londra, giusto in tempo per ricevere la fiaccola.
Nel secondo episodio la portava poi in giro, circondato dalle vere guardie, nei luoghi di finzione resi celebri dalla telenovela, come lo storico pub Queen Vic, applaudito da 31 attori della serie e da 450 comparse impiegate dalla BBC come pubblico festante ai lati delle strade. Nel frattempo, in una puntata in cui tutte le scene erano per forza di cose girate dal vivo, Lola, nipote di Billy, stava per dare alla luce una bambina nel retro del fast food in cui lavora. Billy faceva quindi appena in tempo a consegnare la fiaccola a un altro personaggio della soap per correre ad assistere al parto della nipote. Arrivato giusto in tempo, il lavoro drammaturgico degli sceneggiatori raggiungeva l’apice con le nascite in contemporanea di una vita e delle Olimpiadi.
Non è la prima volta che i destini della soap opera più seguita d’Inghilterra (insieme alla Coronation Street ambientata a Manchester) e quelli delle Olimpiadi s’incrociano. A marzo del 2011 il comune di Londra ha infatti deciso di assegnare alla zona del Parco Olimpico il codice di avviamento postale E20, utilizzato finora solo nella fiction per l’immaginario quartiere di Walford. Una scelta precisa dato che fino a quella data i Cap dell’est londinese arrivavano fino a E18 e si è quindi deciso appositamente di saltare E19 e passare direttamente all’E20 reso celebre dalla telenovela. Così lo Stadio Olimpico è oggi registrato all’indirizzo E20 2ST, il centro commerciale di Stratford come E20 1ES e anche i nuovi palazzi che saranno costruiti avranno E20 come Cap. E così realtà e finzione, alle Olimpiadi di Londra 2012, sono già diventati impossibili da scindere.