Ultimi emendamenti in commissione, lunedì discussione in Aula. Tra le misure approvate lo stop ai super-stipendi dei professori universitari. Il ministro Patroni Griffi: "Vogliamo non più di 52 Province". E annuncia un tetto stipendi per i manager delle società pubbliche
Anche la Banca d’Italia avrà la sua spending review. Tagli su auto blu, buoni pasto, ferie, permessi, consulenze esterne, canoni di locazione degli uffici. E’ un ulteriore tassello che si aggiunge al decreto legge sulla revisione della spesa, la cui discussione in Aula è slittata a lunedì prossimo, dopo un primo rinvio da ieri ad oggi. Stamani il tempo si è di nuovo consumato ancora in commissione Bilancio, dove sono stati discussi e approvati svariati emendamenti, la gran parte presentati dai due relatori di maggioranza Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd).
Tra le altre misure passate oggi l’aumento delle tasse universitarie per gli studenti fuori corso e lo stop al trascinamento di indennità e dunque ai super-stipendi per i professori universitari, mentre il ministro per la Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi ha annunciato un tetto agli stipendi dei dirigenti delle società a capitale pubblico. Resta che i provvedimenti di risparmi e tagli del governo provocano altre proteste, di diverso tenore e a diversi livelli.
“I 960 milioni per gli investimenti, relativi al Patto di Stabilità, che vengono da un accordo tra Comuni e Regioni che il Governo si è limitato a ratificare, non rimediano, se non molto indirettamente, al taglio della spesa corrente” spiega per esempio il sindaco di Roma Gianni Alemanno. Mentre il presidente della Provincia di Frosinone e presidente dell’Upi del Lazio Antonello Iannarilli (Pdl) per protesta stamani ha inviato al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, i simboli della Provincia: la sua fascia, il Gonfalone e l’Atto Costitutivo firmato da Benito Mussolini. “Non è una mera forma di protesta contro i provvedimenti che il Governo sta varando e che prevedono tagli, cancellazioni e accorpamenti delle Province italiane. E’ un modo per significare come tutto quello che si deve fare per migliorare il governo dei territori non può e non deve passare per tagli lineari e, soprattutto, in aperto contrasto con i dettati della Costituzione Italiana”.
Critica anche dal segretario della Lega Nord Roberto Maroni, in particolare sul taglio delle Province (alle quali il Carroccio come noto tiene molto): “Sulle province Pd e Pdl inventano “la regola del due” per salvare Matera e Isernia (provincia con “ben” 87mila abitanti!). Altro che ‘spending review’!! Chiamiamola con il suo vero nome: una presa per il culo! Prima il Nord!”. Il riferimento alla “regola del due” riguarda l’orientamento secondo il quale ogni Regione dovrà avere due Province. Oltre a Matera e Isernia (Basilicata e Molise) citate da Maroni si salverebbe così anche Terni, l’altro capoluogo (con Perugia) dell’Umbria.
Infine, tra gli altri, protestano anche i Cocer di Esercito, Marina e Aeronautica: “La genericità delle prescrizioni contenute nel testo normativo, che prefigurano un massiccio esodo con conseguenze difficilmente valutabili, crea giustificate preoccupazioni fra tutto il personale rappresentato di ogni ordine e grado”.
Tetto stipendi per i manager. “Sono già operativi i tetti agli stipendi per i dirigenti pubblici, fissati a 290mila euro lordi annui, e sono in arrivo tetti per i manager delle società pubbliche che saranno modulati a seconda delle società”. Ad affermarlo il ministro Patroni Griffi. Sul fronte delle auto blu, il ministro ha ricordato che “una buona sforbiciata c’è già stata nel 2011” e “ci sono ancora margini e li sfrutteremo tutti”. E, interpellato sui propri spostamenti, Patroni Griffi ha riferito di muoversi “a volte con la macchina dell’ufficio che è 1.600 di cilindrata, a volte col motorino, a volte a piedi”.
Stop al “trascinamento di indennità per i prof universitari. Stop al trascinamento di indennità e dunque ai super-stipendi per i professori universitari che, dopo un incarico in un ente o in una istituzione, tornano ad insegnare. E’ quanto prevede un emendamento di Giuseppe Valditara (Terzo Polo) approvato in commissione.
“Al professore o ricercatore universitario rientrato nei ruoli è corrisposto un trattamento pari a quello attribuito al collega di pari anzianità. In nessun caso il professore o ricercatore universitario rientrato nei ruoli delle università può conservare il trattamento economico complessivo goduto nel servizio o incarico svolto precedentemente, qualsiasi sia l’Ente o Istituzione in cui abbia svolto l’incarico. L’attribuzione di assegni ad personam, in violazione delle disposizioni di cui al presente comma è illegittima ed è causa di responsabilità amministrativa nei confronti di chi delibera l’erogazione”, prevede l’emendamento approvato.
Leggi sullo sciopero, sanzioni raddoppiate. Raddoppiano le sanzioni comminatedalla Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero bei servizi pubblici essenziali. Un emendamento al decreto (primo firmatario: Maria Ida Germontani del Terzo Polo), approvato in commissione Bilancio, trasforma alcune delle sanzioni nei confronti dei sindacati e dei dirigenti responsabili delle amministrazioni pubbliche, in caso di violazioni della legge, dalle vecchie lire all’euro, raddoppiando di fatto l’importo.
Legge Fornero e insegnanti in pensione. Per gli insegnanti che entro il 31 agosto di quest’anno matureranno i requisiti per andare in pensione dal 1/o settembre sempre di quest’anno non si applicheranno le novità della riforma Fornero.
Il Pd: “Restituiti i fondi alla ricerca”. “I tagli alla ricerca scompaiono peril 2012 mentre per il 2013 grazie a un emendamento del Pd saranno stabiliti secondo i parametri e le valutazioni dell’Anvur, l’Agenzia di valutazione”. Lo afferma in una nota il senatore del Pd Antonio Rusconi. “La ricerca – continua Rusconi – è indispensabile per la ripresa economica del nostro Paese e riteniamo importante aver recepito queste nostre istanze. Qualche risultato anche se meno decisivo per università e istruzione: gli incrementi dei contributi per gli studenti fuori corso saranno rapportati al reddito familiare Isee e serviranno per borse di studio e altri interventi di sostegno al diritto allo studio, mentre nel settore scuola possibilità di quiescenza per il personale in esubero non proficuamente utilizzabile e che maturi i requisiti entro il 31 agosto 2012 con la vecchia legge e per gli inidonei possibilità di trasferimento non solo nei ruoli di segreteria ma anche in tutte le altre pubbliche amministrazioni”.
Salvo il Centro Sperimentale di cinematografia. Si salvano dalla spending review il Centro sperimentale di cinematografia, la Cineteca nazionale e l’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, mantenendo la “loro fisionomia autonoma”. A renderlo noto è il senatore Vincenzo Vita (Pd) dopo il via libera a un emendamento del Partito Democratico.
Maggiore autonomia ai vigili del fuoco. Un emendamento della senatrice del Pd Maria Antezza “impegna il governo a una nuova, snella e più flessibile organizzazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco perchè sia in grado di rispondere alle sempre più frequenti emergenze del Paese”.
Alt ai contributi per la manutenzione dei beni culturali privati. Stop ai contributi dello Stato per la manutenzione dei beni culturali privati. La proposta di modifica al decreto sulla revisione della spesa, approvata, a prima firma Paolo Tancredi (Pdl) stabilisce che a decorrere dall’entrata in vigore del decreto legge, e fino al 31 dicembre 2015, viene sospesa la concessione dei contributi, stabiliti con la legge numero 42 del 2004. La norma del 2004 consentiva al ministero dei Beni culturali di concorrere alla spesa sostenuta da proprietari, possessori o detentori di beni culturali, per l’esecuzione degli interventi di restauro e interventi conservativi per un ammontare non superiore alla metà. La legge permetteva inoltre di concedere un contributo, in conto interessi, sui mutui, o altre forme di finanziamento, accordati dagli istituti di credito ai proprietari di beni culturali. Con la proposta di modifica approvata i contributi statali non potranno più essere erogati fino al 2015.