“Ingroia in Guatemala? Rischia la vita e temo che qualcuno potrebbe chiedere ai narcotrafficanti un favore e farlo ammazzare”. Salvatore Borsellino, fratello di Paolo il magistrato ucciso a via D’Amelio, commenta così a Radio24 nel programma la Zanzara la decisione del magistrato siciliano di andare in centro-America. E aggiunge: “Ha subìto una grande pressione psicologica, ma è una decisione che non condivido. Rischia la vita – continua – per mano dei narcotrafficanti. Così verrebbe eliminato e si direbbe che è stato ucciso per cose che non riguardano l’Italia. Qualcuno qui da noi sarebbe sicuramente soddisfatto, un certo sistema di potere”. Poi sulla trattativa Stato-mafia e sulla morte del consigliere giuridico del Colle Loris D’Ambrosio dichiara: “Non ho prove, è un tarlo che mi gira in testa. Anche di Papa Luciani non sono chiare le ragioni della morte. E la stessa cosa riguarda la trattativa Stato-mafia. Parisi è morto per infarto come altri testimoni. Diciamo che il nostro è un paese con un livello di cardiopatie molto alto”. Poi critica il presidente della Repubblica Napolitano: “Ha messo degli ostacoli sulla strada della giustizia attaccando la procura di Palermo, una cosa che un presidente di tutti gli italiani non dovrebbe fare” di Gisella Ruccia