La decisione della Procura salernitana guidata da Franco Roberti sarebbe arrivata dopo alcuni approfondimenti investigativi e dopo acquisizioni di carte e delibere a Palazzo Sant’Agostino. Il politico: "Ho sempre rispettato la legge"
E’ una tranche di Linea d’Ombra, l’inchiesta sulle collusioni tra la camorra e la politica a Pagani, sfociata nell’arresto dell’ex sindaco e consigliere regionale Pdl Alberico Gambino, attualmente sospeso dalla carica elettiva. E’ l’indagine sul falso tesseramento del Pdl a Salerno e in provincia, culminata nell’acquisizione dei tabulati di circa 25mila iscrizioni. Nell’ambito di questo procedimento Edmondo Cirielli, deputato Pdl e presidente della Provincia di Salerno, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. Lo anticipa la versione on line del quotidiano La Città. La decisione della Procura di Salerno guidata da Franco Roberti sarebbe arrivata dopo alcuni approfondimenti investigativi. In questi mesi i carabinieri hanno acquisito carte e delibere del Palazzo Sant’Agostino. Nel mirino dell’inchiesta condotta dal pm della Dda Vincenzo Montemurro ci sarebbero – scrive La Città – gli atti relativi all’affidamento di alcuni lavori di manutenzione stradale e di una fornitura a una cooperativa sociale di Nocera Superiore.
Ai primi boatos Cirielli ha replicato con una nota ufficiale: “Apprendo da fonti giornalistiche di un’indagine a mio carico per la vicenda del tesseramento del mio Partito, e mi sembra logico, atteso che ne sono il leader. Non conosco, ovviamente, i contorni della vicenda ma so per certo che ho sempre rispettato la legge, per cui chiederò di andare dai magistrati per chiarire qualsiasi eventuale dubbio che potrebbero nutrire sul mio operato. D’altro canto – prosegue Cirielli – la mia posizione sulla giustizia non cambia di certo: sono garantista ma rispetto la Magistratura e ho fiducia nella sua azione complessiva. Non credo a teorie complottiste e sono convinto che ci si debba difendere nei processi e non dai processi”.
Delle 25mila tessere staccate nel salernitano, la quasi totalità farebbero capo a Cirielli e ai suoi referenti territoriali, tra i quali era annoverato anche Gambino. Solo 3000 sarebbero attribuibili all’ex ministro Mara Carfagna.