Resta in carcere Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Lo ha deciso il Gip di Roma Simonetta D’Alessandro, che ha respinto la richiesta di scarcerazione dei difensori del senatore.
La decisione del giudice per le indagini preliminari è arrivata dopo la presentazione dell’istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Lusi all’indomani dell’annullamento, con rinvio, da parte della Cassazione della conferma del Tribunale del Riesame dell’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere che ha portato il senatore a Rebibbia dopo l’autorizzazione al suo arresto da parte del Senato. I supremi giudici, nella motivazione, avevano comunque confermato il quadro probatorio sostenendo che Lusi aveva depistato le indagini e inquinato le prove. Ieri la procura di Roma aveva dato parere favorevole agli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti non sussistevano i presupposti per la rimessione in libertà del politico, ma Lusi da detenuto poteva tornare a casa purché fossero tenute in considerazioni le residue esigenze degli inquirenti di ultimare gli accertamenti senza pericoli di inquinamento delle prove. Ma il giudice nel suo provvedimento sottolinea che la concessione è possibile purché l’ex tesoriere della Margherita dia idonee garanzie che il suo luogo di residenza sarà tale da impedire i contatti con persone che potrebbero fare opera di inquinamento delle prove e soprattutto che vengano restituiti i soldi che secondo l’accusa ha sottratto dalle casse della Margherita.
I magistrati titolari dell’inchiesta, che hanno contestato a Lusi anche il reato di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli e di altri vertici della Margherita per aver sostenuto che esisteva un patto per la spartizione del denaro delle casse del partito, stanno infatti cercando di ricostruire il percorso di un ulteriore milione di euro che si sospetta essere stato prelevato illecitamente dal senatore Lusi. In carcere dal 20 giugno scorso dopo il via libera del Senato al suo arresto, Lusi, difeso dagli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, è accusato di essersi appropriato di almeno 25 milioni di euro dalle casse del partito all’epoca presieduto da Francesco Rutelli.
“E’ una decisione che non ci stupisce più di tanto, era nell’aria – dice l’avvocato Renato Archidiacono, difensore del senatore -. Una più complessa valutazione si potrà fare dopo aver letto il provvedimento del giudice. A questo punto attendiamo la fissazione dell’udienza del Tribunale del Riesame”.
Giustizia & Impunità
Caso Margherita, il gip lascia in carcere l’ex tesoriere Luigi Lusi
La decisione del giudice per le indagini preliminari è arrivata dopo la presentazione dell'istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Lusi all’indomani dell’annullamento, con rinvio, da parte della Cassazione della conferma del Tribunale del Riesame dell'ordinanza di custodia cautelareper associazione a delinquere
Resta in carcere Luigi Lusi, l’ex tesoriere della Margherita accusato di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Lo ha deciso il Gip di Roma Simonetta D’Alessandro, che ha respinto la richiesta di scarcerazione dei difensori del senatore.
La decisione del giudice per le indagini preliminari è arrivata dopo la presentazione dell’istanza di scarcerazione presentata dai difensori di Lusi all’indomani dell’annullamento, con rinvio, da parte della Cassazione della conferma del Tribunale del Riesame dell’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere che ha portato il senatore a Rebibbia dopo l’autorizzazione al suo arresto da parte del Senato. I supremi giudici, nella motivazione, avevano comunque confermato il quadro probatorio sostenendo che Lusi aveva depistato le indagini e inquinato le prove. Ieri la procura di Roma aveva dato parere favorevole agli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti non sussistevano i presupposti per la rimessione in libertà del politico, ma Lusi da detenuto poteva tornare a casa purché fossero tenute in considerazioni le residue esigenze degli inquirenti di ultimare gli accertamenti senza pericoli di inquinamento delle prove. Ma il giudice nel suo provvedimento sottolinea che la concessione è possibile purché l’ex tesoriere della Margherita dia idonee garanzie che il suo luogo di residenza sarà tale da impedire i contatti con persone che potrebbero fare opera di inquinamento delle prove e soprattutto che vengano restituiti i soldi che secondo l’accusa ha sottratto dalle casse della Margherita.
I magistrati titolari dell’inchiesta, che hanno contestato a Lusi anche il reato di calunnia nei confronti di Francesco Rutelli e di altri vertici della Margherita per aver sostenuto che esisteva un patto per la spartizione del denaro delle casse del partito, stanno infatti cercando di ricostruire il percorso di un ulteriore milione di euro che si sospetta essere stato prelevato illecitamente dal senatore Lusi. In carcere dal 20 giugno scorso dopo il via libera del Senato al suo arresto, Lusi, difeso dagli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, è accusato di essersi appropriato di almeno 25 milioni di euro dalle casse del partito all’epoca presieduto da Francesco Rutelli.
“E’ una decisione che non ci stupisce più di tanto, era nell’aria – dice l’avvocato Renato Archidiacono, difensore del senatore -. Una più complessa valutazione si potrà fare dopo aver letto il provvedimento del giudice. A questo punto attendiamo la fissazione dell’udienza del Tribunale del Riesame”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.