Il poker è un gioco d’azzardo o no? Continua in varie sedi il dibattito su questo tema. Ho già avuto modo di spiegare che tecnicamente non lo è affatto, almeno secondo il nostro codice penale.
Perché un gioco sia d’azzardo devono sussistere entrambe le condizioni che lo definiscono: l’esito del gioco non deve dipendere dalle decisioni prese dal giocatore (ma solo dalla fortuna) e c’è in palio una posta in denaro. Infatti l’articolo 721 del Codice Penale stabilisce che “sono “giuochi di azzardo” quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”.
Chiaramente il poker moderno è tutta un’altra cosa, l’esito del gioco – che pur nel breve termine prevede una certa dose di fortuna – dipende in massima parte dalle scelte dei giocatori. Altrimenti come farebbero a vivere i professionisti, se non fossero più bravi degli altri? Credetemi, il livello di studio e di impegno necessari per primeggiare è ormai paragonabile a quello richiesto ai maestri di scacchi.
Ma la vera obiezione che molti fanno è che si tratta comunque di un gioco che necessariamente coinvolge il denaro, spesso molto denaro, e che dunque, definizione del codice a parte, va considerato alla stregua dei giochi d’azzardo. Errore! Infatti – e qui forse alcuni di voi si stupiranno – la maggior parte del poker giocato nel mondo non prevede alcuna vincita in denaro.
Infatti la più grande poker room del mondo si trova su Facebook ed è Zynga, che fa giocare a Texas Hold’em 35.000.000 (35 milioni!) di persone a settimana senza mettere in palio un dollaro. Tanto per capirci, se andate nella più grande poker room per soldi del mondo (PokerStars), magari trovate ai tavoli qualcosa come 20.000 giocatori. Ma se nello stesso momento andate su Zynga ne trovate 200.000 o più. Stiamo parlando di un ordine di grandezza in più. Senza contare che anche sulla poker room per soldi ci sono sempre le aree dove si può giocare solo per divertimento.
E anche dal vivo, seppur in misura minore, vi sono eventi che non prevedono il denaro (come per esempio le Mind Sports Olympiad di Londra) o che lo prevedono in quantità minimale.
Insomma che poker e denaro sia un binomio indissolubile è proprio una leggenda. Ragioniamo al contrario, se in un torneo di scacchi c’è un sostanzioso premio in denaro, questo trasforma gli scacchi in un gioco d’azzardo?
E non pensate che il mondo del poker sia necessariamente “sporco”, i giocatori sono persone come tutte le altre, ne ho incontrati di buoni e di cattivi. E non pensiate nemmeno che il mondo degli scacchi sia necessariamente “pulito”, io conosco personalmente Maestri Internazionali che le partite se le vendevano.